mercoledì 30 giugno 2010



LA CAMPANIA ONORA PIETRO!

Roma, 30 giugno – ‘’Muore giovane chi è caro agli Dei, ciao Pietro’’. Così CasaPound Italia ha salutato Pietro Taricone, morto nella notte tra lunedì e martedì dopo il tragico incidente che lo ha coinvolto durante un lancio con il paracadute.

In più di venti di città, da Palermo a Torino, i militanti di Cpi hanno affisso striscioni firmati con la tartaruga per ricordare l’attore, legato a CasaPound da un’amicizia che aveva portato, proprio grazie al suo aiuto, alla nascita della squadra di paracadutismo sportivo dell’associazione, il ‘Gruppo Istinto rapace’.

‘’Ci mancheranno il suo entusiasmo, il suo coraggio, la sua voglia di costruire, la sua generosa sfrontatezza - afferma Gianluca Iannone, presidente di CasaPound Italia - Ci mancheranno il suo senso di libertà e il suo sorriso. A Pietro va il nostro abbraccio grande come tutta la penisola’’.

martedì 29 giugno 2010

MUORE GIOVANE CHI E' CARO AGLI DEI. CIAO PIETRO.

Roma, 29 giugno – ‘’Pietro Taricone a CasaPound era arrivato qualche mese fa, con l’umiltà e l’entusiasmo di chi è privo di sovrastrutture. Da entusiasta quale era ci ha aiutato a mettere su ‘Istinto rapace’, il gruppo di paracadutismo sportivo della nostra associazione, senza chiedere nulla, giusto per la voglia di far conoscere a tutti un’esperienza che gli aveva cambiato la vita, quel gusto di ‘saltare’ del quale non si stancava mai di parlare. Pietro si sentiva fortunato, e quella fortuna voleva condividerla’’. Lo afferma Gianluca Iannone, presidente di CasaPound Italia.

‘’C’è piaciuto nostro malgrado Pietro Taricone, e ci è piaciuto anche per questo – aggiunge Iannone - Avrebbe dovuto essere tutto quello che non ci rappresenta e invece era esattamente quello che tutti noi siamo, e lottiamo ogni giorno per essere. Coraggio, umiltà, altruismo, simpatia. Erano queste le doti che ci piacevano di lui. E che ci piacevano ancora di più perché non era in lui che avremmo pensato di trovarle. Pietro Taricone se n’è andato oggi, non prima di averci dimostrato che i luoghi comuni non esistono e che la volontà riscatta qualunque destino. Ciao, Pietro. Ci manchi già’’.

giovedì 24 giugno 2010

intervista rilasciata a Giusy Iachetta del quotidiano Ottopagine del 24.06.10

Dopo l'ultima iniziativa di Casa Pound, parla il presidente provinciale Valerio Criscuoli, militante da diversi anni e molto attivo a livello locale in battaglie sull'inquinamento e la protezione ambientale, le sue idee ora sembrano proiettate oltre l'aurea territoriale locale, verso la crescita e
l'aggregazione culturale.
Valerio, perchè la commemorazione di Cecchin è stata così significativa per Casa Pound e i giovani irpini?
La giornata del 16 giugno resterà a lungo scolpita nella memoria dei giovani militanti irpini, perché la commemorazione di Francesco Cecchin, giovane irpino assassinato ben 31 anni fa a Roma, è stato un momento di riflessione, nato per onorare la sua memoria e chiedere giustizia per un diciassettenne ucciso dall’ odio politico. Il dibattito che si è svolto all’interno della sala consiliare di Nusco è solo il primo passo che Cpi ha mosso, coerentemente con la nostra voglia di apertura a 360°gradi. Infatti, proprio il Sindaco Giuseppe De Mita si è fatto garante affinché l’anno prossimo ci sia un confronto anche con la sinistra irpina. Il primo cittadino di Nusco è stato molto gentile nei nostri riguardi e ciò ci fa ben sperare per il futuro.

Quali altre iniziative pensate di organizzare in suo onore in provincia?
Il direttivo provinciale di Cpi ha presentato una richiesta di intitolazione di una strada in memoria di Francesco, direttamente al Comune di Avellino, grazie anche all’interessamento del capogruppo in consiglio del Pdl, Giovanni D’Ercole e le prossime cittadine a cui porteremo l’istanza saranno Nusco ed Aquilonia, per poi passare a tutta l’Irpinia. Oltre che con le strade,
onoreremo la memoria di Francesco con iniziative culturali, come concorsi letterari e fotografici, ma anche appuntamenti sportivi e musicali. Gli anni di piombo sono una tematica è difficile da affrontare, ma siamo convinti che solo con il dialogo si possa costruire qualcosa di non conforme rispetto agli schemi del passato, che reputiamo obsoleti.

Siete stati accusati di odio politico. La vostra azione può considerarsi in questo senso?E perchè Corsari Rossi?
CasaPound rifiuta la provocazione e la violenza ideologica, però cerca il sano scontro culturale. La sinistra sul territorio provinciale è quasi sempre diffidente a collaborare alle nostre iniziative, parlando del passato e non del presente o del futuro. Ad esempio, vorrei citare il “caso Festa” di dicembre. Il Vicesindaco del Capoluogo, dopo aver accettato il nostro invito per analizzare insieme la dolenti note delle morti bianche sul lavoro e del precariato giovanile, che spinge troppi giovani ad emigrare, ci telefonò solo la mattina prima per disdire il suo impegno a causa di fantomatiche pressioni dall’alto. Ecco, questo è l’episodio più grottesco che abbiamo vissuto in
questi anni di militanza, anche perché siamo un’associazione di promozione sociale, abbastanza eretica ed evidentemente mettiamo in difficoltà i politici ancorati agli schemi del passato. Siamo stati definiti Corsari Rossi in un articolo diffuso in tutta Italia da Gabriele Adinolfi, uno degli ideologi della nostra area di riferimento politico, perché in occasione delle ultime elezioni comunali a Cervinara appoggiammo, senza remore, la candidatura di Filuccio Tangredi, consigliere provinciale eletto con Partito Democratico. La sua vittoria, alla quale abbiamo contribuito in minima parte, è nata dalla voglia di trasformare Cervinara, senza essere schiavi dei partiti o delle ideologie.

Cosa è cambiato a Cervinara con la neo amministrazione e cosa ancora dovrà
cambiare?
Il neo Sindaco sta cambiando, finalmente, volto alla cittadina caudina e noi vogliamo continuare a sostenere la nuova linea che ha portato la politica comunale vicino alla gente. Inoltre, la pulizia della statua in Villa Comunale è stato per noi un evento importante dal punto di vista etico. Proprio in questi giorni abbiamo organizzato in Piazza Trescine uno schermo gigante per
seguire le gare della nazionale di calcio, in collaborazione con l’amministrazione Tangredi. Poi siamo pronti a dare una mano concreta alla Protezione Civile locale e nelle prossime ore vi informeremo sugli sviluppi.
Dovrà cambiare la generazione politica perché le sfide che si prospettano sono difficili e ci vuole nuova linfa vitale, oltre i colori e i partiti del passato.

In provincia, quali sono le vostre prospettive future?
CasaPound Avellino è in costante crescita, grazie alla miriade di azioni portate a termine con successo sul territorio provinciale. Sono giunte adesioni da tutta l’Irpinia e ciò ci spinge a lottare continuando su questa scia, cioè affrontare tematiche sociali, anche in maniera goliardica e aggregare la gioventù con azioni ricreative e culturali. Sul territorio caudino, invece, notiamo il crollo del mondo associazionistico. Molte realtà sono scomparse, o peggio ancora hanno perso stimoli e gente. CasaPound e la Comunità Militante Caudina 451, invece, rappresentano la continuità e la passione, indipendentemente dalle elezioni politiche o dalle imposizioni dall’alto. In
chiusura, ringrazio Ottopagine per la disponibilità e l’attenzione nei nostri riguardi e mi complimento con i ragazzi del Blocco Studentesco irpino, guidati da Marco Galluccio e Francesco Casale che stanno crescendo giorno dopo giorno, dimostrando nei fatti che i giovani sono vicini alla politica, nonostante il pessimo esempio dei vecchi politicanti, legati solo alle cariche e alle
poltrone, non di certo ai problemi dell’Irpinia intera

martedì 22 giugno 2010

venerdì 18 giugno 2010


TUTTI IN PIAZZA!


LUI VIVE!
LUI COMBATTE!

Il Direttivo Provinciale di CasaPound Italia vi porta all’attenzione il resoconto del delicato dibattito culturale svoltosi all’interno della gremita sala consiliare del Comune di Nusco, intitolato “Francesco Cecchin, 31 anni senza giustizia”.
Il Presidente Provinciale irpino Valerio Criscuoli dichiara agli organi di stampa: “Siamo soddisfatti della manifestazione e dell’ospitalità del Sindaco Giuseppe de Mita, che ringraziamo per il suo intervento e per la disponibilità al dialogo costruttivo e soprattutto per essersi fatto garante per l’organizzazione del prossimo dibattito, aperto soprattutto a tutta la sinistra, affinché l’odio ideologico sia cancellato con il dialogo e il confronto culturale”.

Il convegno ha riportato alla luce il dramma di Francesco Cecchin, il giovane militante del Fronte della Gioventù, assassinato a Roma ben trentuno anni fa. I lavori si sono svolti in un clima di serenità, nonostante la tematica fosse incentrata su una vicenda giudiziaria che dopo ben 31 anni non ha scritto la parola giustizia.
CasaPound ha impostato le linee guida del discorso sul totale rigetto verso la violenza e l’odio, rispondendo ai vari episodi d’intolleranza con il sorriso sulle labbra e le tante azioni sociali, ricreative e culturali svolte nell’interesse del popolo italiano. Il direttivo ringrazia gli intervenuti per aver partecipato al libero confronto, costruendo un’analisi storica e politica su quegli anni, definiti di piombo. Si è aperta, quindi, una discussione sulla difficile storia del Movimento Sociale Italiano, grazie alla presenza di esponenti come Massimo Abbatangelo, deputato missino per quasi 30 anni, oggi dirigente de La Destra di Storace, di Giovanni D’Ercole, capogruppo del Pdl in consiglio comunale ad Avellino ed Ettore De Conciliis, presidente regionale campano della Giovane Italia. Inoltre, è stato prezioso l’intervento di Marina Simeone, fondatrice dell’associazione “Generoso Simeone” di Benevento, che ha rispolverato il Dossier Francesco Cecchin e la sua assurda vicenda giudiziaria. In seguito, Luca Lezzi, responsabile regionale della cultura per Cpi, ha ricollegato la violenza di ieri con quella dei nostri giorni, che ha rischiato di trasformarsi in tragedia proprio a Napoli, con un militante ferito da ben cinque coltellate, durante il corteo del Primo Maggio. Mentre Simone Di Stefano, vicepresidente nazionale di Cpi, ha lanciato un chiaro messaggio di pacificazione tra la gioventù, invitando soprattutto le istituzioni a condannare gli episodi di brutalità, cercando in tal modo di vivere la politica senza odio per evitare un’inutile spirale di violenza. Interessante l’analisi di Walter Manzella, dirigente del Fronte della Gioventù irpino, che ha ricordato il clima vissuto in passato e ha portato i saluti della famiglia Cecchin, commossa dall’impegno di tanti giovani che all’epoca dei fatti non erano nemmeno nati, ma che hanno raggiunto Nusco, da tutta la Campania, spinti dalla voglia di onorare la memoria di un diciassettenne ucciso dall’odio politico.
Infine, il presidente Criscuoli, soddisfatto per la riuscita dell’evento, illustra le prossime iniziative: “Vogliamo ricordare Francesco con l’intitolazione di strade a suo nome sul tutto il territorio provinciale, infatti, abbiamo già presentato, tramite Giovanni D’Ercole, una richiesta al Comune di Avellino e prossimamente la invieremo al Sindaco Giuseppe De Mita e a Donato Cataldo, Primo cittadino di Aquilonia”. “Siamo davvero felici- conclude il presidente provinciale- di aver riportato in primo piano quella tragedia, parlando ai tanti giovani presenti, invitandoli a cercare sempre il confronto e non lo scontro contro chi la pensa in maniera differente”.

Il Direttivo Provinciale
CasaPound Avellino

martedì 15 giugno 2010

16.06.2010: Francesco Cecchin, 31 anni
SENZA GIUSTIZIA!

Il Direttivo Provinciale di CasaPound Italia Avellino informa la gentile e pluralista stampa che domani 16 giugno alle ore 19, si terrà una conferenza storico culturale dal titolo "Francesco Cecchin, 31 anni senza giustizia", all'interno della Sala Consiliare del Comune di Nusco in via San Giovanni.

All'importante appuntamento parteciperanno Giuseppe De Mita, Sindaco di Nusco, Donato Cataldo, Sindaco di Aquilonia, Giovanni D'Ercole, capo gruppo del Pdl al consiglio comunale di Avellino, Ettore De Conciliis, vicepresidente della provincia irpina e presidente regionale campano della Giovane Italia del Pdl, Antonio Mazzella, capo della segreteria politica nazionale de La Destra di Storace e dirigente del partito a Caserta, Marina Simeone, presidentessa dell'associazione intitolata a Generoso Simeone, che opera a Benevento, Gianfranco Della Rossa, fondatore della casa editrice Diana, Walter Manzella e Umberto Imbriani, ex dirigenti della Federazione irpina del Fronte della Gioventù.

Inoltre, parleranno per la nostra associazione di promozione sociale, Emmanuela Fiorino, responsabile regionale Cpi Campania, Enrico Tarantino, Hmo Napoli, Guido D'Amore, Cpi Salerno Futurista, Matteo Cobalto, Cpi Costiera Futurista, Marco Galluccio, responsabile campano del Blocco Studentesco Università e Simone Di Stefano, vicepresidente nazionale di CasaPound. Inoltre dovrebbero prendere la parola alcuni a personaggi storici del Movimento Sociale Italiano e del Fronte della Gioventù campani. L'incontro culturale nasce per onorare la memoria del giovane irpino Francesco Cecchin, assassinato a Roma il 16 giugno del 1979, in seguito ad una violenta aggressione, che gli costò 19 terribili giorni di agonia.

Il Presidente Valerio Criscuoli dichiara agli organi di stampa che: "ricordare Francesco per noi è soprattutto un momento di riflessione su quella tragedia. All'evento parteciperanno svariate personalità del mondo della politica che porteranno il loro punto di vista sulla vicenda, proponendo le future iniziative, aperte a 360°, per onorare la memoria del giovane caduto. La morte di Francesco rappresenta una dolorosa ed oscura pagina della storia d’Italia, che dopo ben trentuno anni non trova una soluzione ai tanti interrogativi rimasti irrisolti e caduti nell’oblio. Per noi il sacrificio di Francesco deve essere oggi un insegnamento per le future generazioni, affinché la violenza di matrice politica venga combattuta con il dialogo, la riflessione ed il rispetto reciproco tra le “opposte fazioni”. Il messaggio che vogliamo veicolare- sottolinea Criscuoli- è il rigetto totale verso qualsiasi orma di violenza e odio. Il nostro obiettivo, quindi, è quello di costruire, con l’aiuto di tutti, un percorso di confronto culturale fra giovani di oggi e le persone che hanno vissuto proprio quei difficili anni. Vogliamo coinvolgere la cittadinanza, senza etichette partitiche, improntando il discorso in maniera aperta e intelligente. Tutto ciò senza i paraocchi dell’estremismo, che ripudiamo perché rappresenta l’antitesi alla linea aperta e futurista che caratterizza il nostro movimento. Chiediamo giustizia per il Caso Cecchin e difenderemo il suo ricordo con una miriade di azioni culturali e ricreative”.


Il Direttivo Provinciale

CasaPound Avellino

lunedì 14 giugno 2010

domenica 6 giugno 2010

giovedì 3 giugno 2010