lunedì 31 marzo 2008



"UN BRINDISI ALLA CMC..."

Ecco, ieri notte in un bar "nostro" ci siamo ritrovati a chiacchierare della nostra realtà, delle elezioni, della mancanza di lavoro e dei tantissimi impegni che porteremo avanti, sia nella vita che nella militanza.

Quel brindisi ci ha spinto a riflettere sulla CMC 451.

Siamo ancora in piedi, tra mille e passa problemi, tra l'ondata inarrestabile di emigranti militanti, che per lavoro sono COSTRETTI ad abbandonare la nostra Terra ed il FRONTE di LOTTA.

L'elenco di chi ci ha lasciato, speriamo temporaneamente, è fin troppo lungo.

Camerati che per necessità cercano fortuna altrove, imbavagliati dalla disoccupazione.

Camerati che hanno problemi in casa per essersi schierati, soprattutto sotto le elezioni, dove i Grandi Politicanti obbligano a votare per qualche Grande partito, promettendo mari e monti, come in una qualsiasi pubblicità televisiva.

Questo si chiama ricatto, RICORDIAMOCELO.

Camerati che nelle scuole si sono sentiti minacciare ed apostrofare come SOVVERSIVI per aver osato la distribuzione di qualche volantino con un testo di Giovanni Papini di inizio Novecento...per di più da professori che si definiscono, blaterando, di destra...

Cosa significa ESTREMISTI?

Noi non siamo nè intolleranti, nè razzisti, nè vogliamo stravolgere l'ordine democratico delle cose. E allora?

Sognamo una Repubblica Sociale dove i Cittadini DEVONO AVERE IL DIRITTO ALLA VITA e IL DOVERE DI DIFENDERE CIO' CHE è STATO CONQUISTATO come il DIRITTO AL LAVORO SICURO, RETRIBUITO e TUTELATO degnamente o alla PROPRIETA' dI UNA CASA.

Non vogliamo l'U$URA LEGALIZZATA,

che condanna le persone alla schiavitù delle Banche, a vita.

Essere MODERATI significa, A QUANTO PARE, essere indifferenti e non ribellarsi all'immondizia, all'amianto, al precariato perpetuo, alla difficoltà di crearsi una famiglia con prole, alla camorra che si annida nelle stanze di comando e di controllo, all'ignoranza totale, diffusa e difesa, alla violenza quotidiana del PrePotente di turno in giacca e cravatta...

SIAMO NON CONFORMI, a tutto QUESTO SCHIFO.

Dalle nostre parti manca il lavoro e la Libertà di espressione.

Ma non è una novità.

La massa non vuole capire che per vivere dignitosamente dobbiamo RISCATTARE LA NOSTRA AMATA TERRA

e strapparla all'odiosa pseudo-etica dei Padroni che plasmano la gente, trasformandoli, ieri come oggi, in poveri SUDDITI dei vari signorotti di turno, che con il loro sporco vil danaro comprano tutto e tutti, inclusa la passione della gioventù e l'identità delle nuove generazioni.

Il voto di scambio è il loro dogma.

Attenzione, però.

Siamo destinati a LOTTARE-AMARE-CREDERE!

Allora, brindiamo CMC 451!

alla faccia di chi non ci può vedere...

NOI NON CONOSCIAMO IL VERBO MOLLARE e

la nostra sana rabbia VE LA SPUTIAMO IN FACCIA, FECCIA!

ALEA IACTA EST!

mercoledì 26 marzo 2008

Come servire l'Italia?



(...) Come servire l’Italia?

Con quale scelta immediata?

Quale strategia?

Ci siamo sforzati di uscire dal proprio amoreggiato microcosmo?

Per affrontare una serie di obiettivi concreti da risolvere?

Le soluzioni che ci stavano a cuore: abbiamo tentato la tessitura di convergenze per vederle realizzate?

Quando saltano su gli interrogativi: che fare?

Quando gli equilibri, per il mutare delle circostanze, saltano, mutano, si ha la lacerazione, se l’ambiente non è più abituato a ragionare in termini politici.

Quale la possibile espansione?

E come?

Domande mai fatte.

tratto da: "L’Eco della Versilia", n° 1 Anno XX 15 Febbraio 1991

Siamo «oltre» ...

(...) Siamo «oltre», si afferma, siamo l'«unica opposizione», siamo «l’alternativa al sistema».
Ma nei comportamenti, nei fatti, nella simbologia, siamo «destra».
Una destra, bisogna dírlo che, per volontà di tutti (destra prudente e plaudente) che ha avuto dentro la più alta percentuale di massoni e di uomini dei Servizi;
rischiando di annoverare nelle sue file Michele Sindona.
Abbiamo, nel momento più acuto dei nostro smarrimento culturale e
della nostra emarginazione nella opinione pubblica,
in contemporanea al miglior successo nel Palazzo
(il 1972 che piace tanto agli amici di "Destra in Movimento"),
abbiamo, dicevo, allungato il nostro nome MSI, MSI-DN, MSI-DN-Costituente di destra, perdendo via via di significanza.
Il che faceva dire ad Adriano Romualdi, alla domanda perché la contestazione aveva finito per incanalarsí sui binari dei marxismo,
«perché dall'altra parte non esiste più nulla, c'è una destra fossilizzata nelle trincee di retroguardia del patriottismo borghese, incapace di agitare il grande mito di domani,
il mito dell'Europa;
una destra seppellita sotto un cumulo di qualunquismo borghese.


XV Congresso Nazionale MSI, Sorrento 10 - 13 dicembre 1987


Chi, come noi, crede ...

Chi, come noi, crede davvero che la fedeltà e la coerenza siano virtù inderogabili,

non consiglierebbe mai ad un fascista di rinunciare ad esserlo;
magari per la fragile ragione che l’antifascismo sta scomparendo.
Dimenticando la propria provenienza dal fascismo e dall’antifascismo,

non nasce un’Italia migliore,
ma nasce un’Italia smemorata che smette di odiare
perchè ha smesso d’amare;
ci si abbraccia all’avversario di ieri non per «conversione»,
ma per stanchezza.


"tabularasa", n° 1 Anno 3 , 31 gennaio 1994
testi di Beppe Niccolai

domenica 9 marzo 2008

Plastic Surgery - "Rivolta"


Per le vie, per le strade,
per le piazze e per i campi
un rumore sta crescendo
un clamore sta aumentando
le serrande abbassate,
sguardi muti fra i passanti
voli charter per i ricchi
tonfi sordi nei sobborghi.

Rivolta!
Rivolta ! Rivolta !


Sembra più una festa
che un massacro di innocenti
e che al posto della noia
ci sia solo l'allegria;
niente più controllo
chi conosce la polizia?
banda di guerrieri
fanno rossa la via!

Rivolta !
Rivolta ! Rivolta !


Noi non vogliamo un futuro
di sangue per te,
ma noi non vogliamo
morire con te
e se l'unica chance
per la gioventù è questa
siamo pronti a gridare
a gridare

Rivolta !
Rivolta ! Rivolta !