venerdì 23 novembre 2007







Questa è la drammatica testimonianza di Radio alfa 102 che si trovava ad Avellino stava registrando delle basi su un nastro al momento in cui è arrivata la scossa e i boati della scossa vengono impressi sul nastro che va in saturazione.
Ore 19.34 DI VENTISETTE ANNI FA...
2914 morti.
15 mila feriti.
10 mila sfollati.
Migliaia di Donne, Uomini e bambini hanno vissuto in containers per anni.
Ricordiamoli.
cmc451

giovedì 22 novembre 2007


La famiglia Savoia ha chiesto ufficialmente i danni al Governo Italiano. 170 milioni di euro è la richiesta di Vittorio Emanuele, 90 milioni quella di suo figlio Emanuele Filiberto, più gli interessi.

Inoltre i Savoia vogliono la restituzione dei beni confiscati dallo Stato al momento della nascita della Repubblica Italiana. Lo rivela un servizio che andrà in onda questa sera su Rai Tre a Ballarò.

La richiesta e' arrivata circa 20 giorni fa con una lettera di sette pagine inviata al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al Presidente del Consiglio Romano Prodi dai legali dei Savoia.

Tra i motivi della richiesta di risarcimento illustrati nella lettera e spiegati da Emanuele Filiberto in un'intervista all'interno del servizio ci sono i danni morali dovuti alla violazione dei diritti fondamentali dell'uomo stabiliti dalla Convenzione Europea per i 54 anni di esilio dei Savoia sanciti dalla Costituzione Italiana.

Secca la replica del governo attraverso il segretario generale della presidenza del consiglio Carlo Malinconico che spiega che il Governo non solo non ritiene di dover pagare nulla ai Savoia ma che pensa di chiedere a sua volta i danni all'ex famiglia reale per le responsabilità legate alle note vicende storiche"

tratto: da Rainews24

SAVOIA BOIA

SAVOIA BOIA

SAVOIA BOIA

SAVOIA BOIA

SAVOIA BOIA!



domenica 18 novembre 2007

Ecco i SottoFasciaSemplice.
Ascoltateli.


COME MAI
SOTTOFASCIASEMPLICE



Ma che bel mondo di merda che vi siete costruiti,


ma quanti complimenti che vi siete meritati,


allora eccoti seduto con le mani nei capelli


che ti chiedi


COME MAI COME MAI


anche quelli a cui volevi tanto bene

sono pronti al tradimento,


COME MAI anche tu al centro

nonostante il tuo stipendio


non è più questa la vita che vi avevano promesso


e i bisogni ed i diritti che vi avevano concesso,


restano solo bacarozzi


e non andranno via


perchè lo sporco da cui vengono


vi si è incrostato nella vita

e guardate il vostro mondo


come perde, come arranca,


tutti quanti comandanti di una nave che già affonda


ecco qua le vostre anime nell’inferno dei cialtroni


a cercare nuovi trucchi, nuove giustificazioni…


vi chiederete COME MAI COME MAI COME MAI


vi chiederete COME MAI COME MAI COME MAI


vi chiederete COME MAI COME MAI COME MAI


vi chiederete COME MAI COME MAI COME MAI


vi chiederete COME MAI


è perchè avete rinunciato


a difendere il futuro di ciò che vi è stato dato


e per questo i vostri figli non vi sanno rispettare


non conoscono il rispetto, non hanno niente da imparare


sempre allegri e pronti a tutto alle cinque di mattina


imbottiti di pasticche, merendine e cocaina


sono questi i vostri giovani, vi dovevano salvare


sono andati fuori strada con la macchina del padre,


sono questi i vostri giovani, a cui avevate insegnato


i valori della pace e gli errori del passato


sono questi i vostri giovani, democratici e sinceri,


rimbambiti da giochetti, puttanate e cellulari


vi chiederete COME MAI COME MAI COME MAI


vi chiederete COME MAI COME MAI COME MAI


vi chiederete COME MAI COME MAI COME MAI


vi chiederete COME MAI COME MAI COME MAI


COME MAI i vostri figli, la vostra unica speranza


vi ripetono gli slogan di voi coglioni anni Sessanta


i pagliacci di indymedia, i nuovi rivoluzionari


tra black block, pacifisti e disobbedienti vari


sempre colpa dell’america per il nuovo partigiano


ma poi i nemici sono questi, una lattina ed un panino


e allora guarda come frignano quando arrivano gli sbirri


sotto sotto, gratta gratta, sono loro i veri yankee


sono loro il risultato del disastro nucleare


sono loro i veri figli di questa sporca falsa pace


con la faccia di guevara e le bandiere arcobaleno


sono loro i veri figli del sogno americano


vi chiederete COME MAI COME MAI


vi chiederete COME MAI COME MAI


vi chiederete COME MAI COME MAI


vi chiederete COME MAI COME MAI


e intanto fuori dall’Europa, come in Zombie di Romero


arrivano le masse senza soldi nè lavoro,


e poi da tutti i continenti che avete derubato


imbottito di stronzate e poi abbandonato


le masse impoverite, ingannate dall’astuzia


di chi ha fatto del mercato la sua unica giustizia,


quelli mica giocano col videotelefonino


non c’hanno mica le lenzuola che ci rimbalza coccolino,


quelli mica hanno la mamma che gli prepara il caffelatte


con il dolce, il cornettino, con la vestaglia e le ciabatte,


con il padre antirazzista che porta a spasso il cane


mentre sfrutta allegramente le puttane nigeriane,


altro che rapimenti, in Sardegna e in Aspromonte,


niente firme anni Settanta, con partiti e finte bionde,


quelli poche chiacchiere, e se la Lega ce l’ha duro


quelli c’hanno solo i denti e te li cacciano nel culo!


vi chiederete COME MAI COME MAI


vi chiederete COME MAI COME MAI


vi chiederete COME MAI COME MAI


vi chiederete COME MAI COME MAI


ci chiederete COME MAI ma noi non vi risponderemo


veniteci a cercare ma noi non ci saremo


ecco che va in malora il vostro mondo degli uguali,


e se tutto questo è il bene allora sì che siamo il male,


e se parliamo di coraggio è perchè siamo preparati


a combattere per nulla nelle strade,


negli stadi


in un mondo di rovine destinato a rovinare,


dando fuoco ai cassonetti quando arrivano i blindati,


quindi eccoti seduto con le mani nei capellisenza soldi,


senza storia, senza terra, senza figli


non c’è un punto di ritorno in questa tua maledizione


non c’è un punto di raccordo e non c’è una soluzione


questa volta non finisce, non arrivano gli inglesi


non c’è più una bomba atomica da tirare ai Giapponesi,


è la fine del tuo mondo, ma noi non ci saremo


e la tua triste storia falsa nemmeno la vedremo!


vi chiederete COME MAI COME MAI COME MAI


vi chiederete COME MAI COME MAI COME MAI


vi chiederete COME MAI COME MAI COME MAI


vi chiederete COME MAI COME MAI COME MAI


vi chiederete COME MAI COME MAI COME MAI


vi chiederete COME MAI COME MAI COME MAI


vi chiederete COME MAI COME MAI COME MAI

martedì 13 novembre 2007

Lo Stato siamo noi, tutti noi, tutti i cittadini, anche i giovani che vanno allo stadio
LO STATO NON è L'OLIGARCHIA

La cittadella trema, i suoi guardiani pure.
Un'oligarchia parassita che succhia il sangue ad uno Stato debole e dipinge come delinquente chi attacca le rappresentanze. Un'oligarchia, anche arrogante. Un'oligarchia che ordina a quel che resta dello Stato di togliere sempre di più, di trasformare i diritti in incertezze, i cittadini in consumatori.

Una congrega che usa il potere politico per mettrsi al sicuro da scossoni che in altri tempi avrebbero fatto morire di vergogna i suoi rappresentanti.
Da una tale congrega cosa ci si può aspettare se non repressione a tappeto dopo aver sminuito a "intemperanze di balordi" una protesta che è sinonimo di insofferenza verso la sua prepotenza?
"Attaccare gli avamposti del potere":
quando emerge nel popolo questo coraggio significa che la misura è colma.
E loro lo sanno.
E quindi usare le armi della persuasione mediatica per convincere il popolo-gregge-teleguidato che si è trattato, nel caso del poliziotto assassino, di un errore, mentre, nel caso della rivolta della notte scorsa di teppismo da stadio.
Ma non è così.
le banlieuses francesi sono sempre più vicine. E loro lo temono.
Cosa fare allora? Contano sul riflesso pavloviano della massa non pensante sventolando lo spauracchio in voga da ormai sei anni e usando la parola magica: terrorismo.
E allora tutti contenti: commentatori buoni per tutte le stagioni, politicanti in cerca di platea, giornalisti a libro paga del pensiero unico.
E dicono di voler accertare se l'assalto alle caserme della Polizia sia frutto di una strategia riconducibile ad un'organizzazione politica.
Devono trovare un colpevole facile facile per spostare l'attenzione dall'omicidio volontario commesso da un loro servitore.
Hanno paura di chi in un attimo può mettere da parte le rivalità calcistiche (quelle che secondo loro - volutamente - semplicistiche analisi del fenomeno sono la radice della cosidetta "violenza negli stadi") per incanalare le forze contro il vero obiettivo: l'oligarchia che usa due pesi e due misure, il buon Raciti, l'Ultras Sandri, per restare a galla, per far diventare il calcio uno spettacolo esclusivo da pay tv e per privatizzare (anche) gli stadi.
Hanno paura perchè hanno capito che in questo Paese chi sostiene un colore calcistico fa parte, consapevolmente, di un grande gioco. Ma quando non si gioca più, quando le cose si fanno serie, queste stesse persone sono capaci di attaccare le guardie blindate - consapevoli o meno -degli oligarchi. E per non vendicare una sconfitta ai rigori. Ma per reclamare il proprio essere parte di un popolo, di essere parte integrante dello Stato, non reietti, non "terroristi".
Quando non si gioca più il potere ha paura.
L'altro ieri si è sentito, potente, uno squillo di tromba...
(Una Ultrà)



articolo tratto da: Rinascita, quotidiano di Liberazione Nazionale
del 13 Novembre 2007 numero 209 anno X

http://www.rinascita.info/

domenica 11 novembre 2007

La notizia dell'assassinio del tifoso Laziale, per mano di un servitore dello Stato, di questa mattina, è la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso del maledetto calcio moderno.
Purtroppo ci troviamo, per l'ennesima volta, a ricordare morti di serie D...
Quando a Catania ci furono gli scontri e morì, in circostanze oscure, l'Ispettore Raciti, tutto il circo del calcio si fermò...
Oggi, invece nessuno si è fermato!
Questa vergognosa decisione non ha senso...

A Bergamo e Milano, ci sono stati momenti di tensione e le gare sono state rinviate. L'informazione di Regime sta cercando di sminuire l'episodio come un banale incidente, ma il problema è ben diverso.

Chi frequenta le curve degli stadi, sa benissimo che dopo il Caso Raciti andare a vedere una partita di calcio e sostenere i propri colori, è diventata un'odissea...
Centinaia di controlli, metal detector, frequenti abusi di potere, disorganizzazione e un doppiopesismo incredibile...

Allo Stadio lo Stato dà l'impressione di essere forte e deciso...
In Italia i reparti delle Forze dell'Ordine, a nostro giudizio, dovrebbero "caricare" i responsabili della malasanità, della prostituzione, della droga, della malavita, dell'usura, del degrado umano e morale che affligge la nostra Penisola, isole comprese...
Invece, per un partita di calcio si schierano eserciti e capita che qualche bastardo spari ad altezza d'uomo. A sangue freddo.
Per il resto anarchia totale.
Il calcio non si è fermato, caro Gabriele.
Noi ti salutiamo ed invochiamo GIUSTIZIA!

CMC 451
immagine tratta da: www.vivamafarka.org

venerdì 9 novembre 2007

...PROBLEMI TECNICI...

SI POSSONO VISUALIZZARE I POST SULL'ARCHIVIO.

MALEDETTI PROBLEMI...
CI SCUSIAMO...

CMC 451

lunedì 5 novembre 2007

Lanciamo il primo concorso, virtuale & sociale, per difendere il nostro ambiente.

Chiediamo una mano a tutti/e affinchè la creatività delle nuove generazioni possa reagire al grigiore "amianto" dei vecchi, dentro e fuori...

La "Caccia al tesoro" è aperta a singoli ed associazioni che hanno a cuore la problematica e per ulteriori informazioni vi preghiamo di contattarci tramite il nuovo indirizzo di posta elettronica:
noamianto@libero.it

Le foto inviate saranno pubblicate su www.noamianto.blogsoot.com
e le migliori pubblicate sul calendario

"NO AMIANTO 2008", che punterà a sensibilizzare TUTTI i giorni la popolazione sulla tematica ambientale.

Mentre, per quanto riguarda i video, allestiremo una serie di proiezioni.

Abbiamo intenzione di organizzare delle manifestazioni entro dicembre, sia nelle scuole che nelle strutture pubbliche e al momento chiunque abbia voglia di LOTTARE è pregato di farsi vivo!

PARTECIPA ALLA CACCIA AL TESORO...
VINCI LA SALUTE!
DIFFONDI LA LOTTA ALL'AMIANTO!
Movimento Caudino No Amianto

tratto da: www.noamianto.blogspot.com