giovedì 22 ottobre 2009

martedì 20 ottobre 2009


RICORDIAMO LA STRAGE DI GORLA!

20 ottobre 1944. Poco dopo le 11.30 del mattino Milano viene sottoposta ad un nuovo violento bombardamento aereo. Questa volta tocca ad uno dei quartieri più popolari, privo di ogni significato militare.
Le bombe colpiscono una scuola elementare uccidendo 205 bambini: il più piccolo ha undici mesi ed il più grande ha 12 anni. Questa è la guerra dei "Liberatori".
Il primo numero speciale presentato intende ricordare queste vittime innocenti dimenticate dalla memorialistica interessata a ben altro.
La riproduzione di cronache del fatto, delle fotografie che fissano i corpicini nell'immobilità della morte, ci danno la dimensione dei massacro perpetrato per fiaccare il popolo milanese, per indurlo alla rivolta contro le autorità di Governo. Resoconti dei soccorsi subito allestiti, il sacrificio delle squadre addette al soccorso danno l'immagine di una efficienza insospettabile, a dispetto delle mille e mille difficoltà del momento.
Manifesti e commenti completano la descrizione e facilitano la comprensione della gravità dei fatti che non possono essere giustificati dalla logica della guerra.



lunedì 19 ottobre 2009

ISLAM: LA PROVOCAZIONE DI CASAPOUND, A SCUOLA SI FACCIA ANCHE L'ORA DI MISTICA FASCISTA
'Chi parla di rispetto delle minoranze dimostri che non esistono minoranze più rispettate di altre'

Roma, 19 ott. - (Adnkronos) - “Accogliamo con estremo favore le proposte dell’ala finiana della maggioranza che, di concerto con la fronda dalemiana dell’opposizione, ha proposto di istituire un’ora di insegnamento di religione islamica nelle scuole e anzi rilanciamo: perché non introdurre anche un’ora di insegnamento di mistica fascista?”. A dichiararlo è Gianluca Iannone, presidente di CasaPound Italia, che spiega: “Chi parla di ‘rispetto delle minoranze’ deve dimostrare che non esistono minoranze più rispettate di altre, che non esistono settori della società italiana in grado di trovare così alte sponde istituzionali rispetto ad altri della cui ‘integrazione’ non importa nulla a nessuno''.

''L’ora di mistica fascista – continua il leader di CasaPound – avrebbe inoltre il vantaggio di suonare assai meno ‘esotica’ agli italiani rispetto all’ora di Islam, nonché di essere maggiormente ancorata ai destini e al bene della nazione rispetto all’ora di religione cattolica. E’ assurdo – continua – che gli italiani debbano studiare tutto di San Paolo e Maometto e ignorino straordinari patrioti come i fondatori della Scuola di mistica fascista degli anni ‘30: Nicolò Giani, Ferdinando Mezzasoma, Arnaldo Mussolini, Guido Pallotta, Berto Ricci”.

Per Iannone, “se l’idea, in linea teorica non errata, di portare l’Islam nelle scuole ha il fine di far conoscere il mondo musulmano tanto ai fedeli di questa confessione, sottraendoli all’integralismo, che agli altri studenti, vaccinandoli contro l’islamofobia, non vediamo come si possa dire di no alla nostra proposta: anche in questo caso si tratterebbe di abbattere pregiudizi e stereotipi, combattendo in una volta sola l’ignoranza antifascista e le pagliacciate pseudofasciste dell’estrema destra. Se ‘confronto’ e ‘cultura’ non sono parole ipocrite e slogan strumentali – conclude Iannone – crediamo che nessuno avrà da ridire circa la nostra proposta”.
(Zla/Pn/Adnkronos)

venerdì 16 ottobre 2009

mercoledì 14 ottobre 2009



Matrix intervista Gianluca Iannone, leader di CPI, in merito ai recenti fatti di omofobia a Roma.

domenica 11 ottobre 2009



AMA LA TUA CITTA'
COMBATTI IL DEGRADO!

Il Direttivo Provinciale di CasaPound Avellino, rende noto che i militanti dell'associazione di promozione sociale, hanno esposto all’esterno dei ruderi del centro sociale di contrada Laurenzana, ad Avellino, due chiari striscioni rivolti a tutta l’amministrazione comunale, affinchè si sblocchi la situazione legata alla mancanza di spazi sociali in città. Il centro sociale di Contrada Laurenzana è abbandonato a se stesso da tempo immemore.
Alcuni ingressi sono stati addirittura murati per evitare fosse invaso da persone in cerca di un luogo in cui trascorrere la notte. Tuttavia, oggi la struttura è in balìa della totale incuria e la mancanza di ristrutturazioni, nel tempo, l'hanno rovinata.L’amministrazione di Piazza del Popolo, quindi, denota molta superficialità sulla tematica sociale ed aggregativa per i giovani, visto che mancano strutture adibite a centri di socializzazione per la cittadinanza.
CasaPound Avellino, continua la sua battaglia e chiede, per l'ennesima volta, risposte e progetti concreti per tutta la gioventù del Capoluogo irpino, magari anche allestendo un confronto pubblico per analizzare, con tranquillità, la questione e trovare soluzioni durature, per il bene di tutta la comunità avellinese.


giovedì 8 ottobre 2009


Perché ricorderò il CHE a CasaPound

Venerdì 9 ottobre saranno 42 anni dalla morte di Ernesto "Che" Guevara, un grande esempio di rivoluzionario e di totale dedizione alla causa dei poveri e degli ultimi.
Io comunista eretico, ex militante della sinistra radicale, ma ancora elettore convinto di quel che ne resta, ho accettato l'invito di CasaPound e parteciperò a Roma al dibattito "Aprendimos a Quererte" con Gabriele Adinolfi e Giorgio Vitangeli che si svolgerà appunto a CasaPound, il luogo definito dai giornali “centro sociale occupato di destra più famoso d’Italia”.
Da comunista mi confronto con dei fascisti che intendono onorare la memoria del Che, perché?
Perchè penso che se esiste anche una sola possibilità di confronto e di dialogo vada sempre colta, non rimossa o cancellata "a prescindere", perché a differenza di politici illustri di centro destra o centro sinistra non faccio i processi alle intenzioni ai ragazzi di CasaPound, e perché penso che tra il "buonismo" incolore, inodore e insapore ed il totale rifiuto dell'altro in nome dell'antifascismo o dell'anticomunismo ci possa e ci debba essere una terza via, a base di reciproco rispetto delle proprie identità e ragioni.
Certe "pregiudiziali", oggi nel 2009 sembrano più figlie del pregiudizio che della concreta conoscenza della realtà, ma una certa sinistra continua a rifiutare il confronto a priori con alcuni "mondi" (con altri invece passi avanti reali sono stati fatti ed è impossibile tornare indietro), e a grandi linee preferisce ragionare per luoghi comuni e all'insegna della diade amico-nemico di schmittiana memoria, chiamando in soccorso il mito dell'antifascismo.
Adesso che il muro di Berlino è caduto da vent'anni, che non c'è in Italia un pericolo fascista, che la guerra è finita da 64 anni, e che ci sono problemi ben più reali, per coprire la propria crisi d'identità qualcuno riesuma un'esperienza, per me importante e fondante della nostra Repubblica, ma che ora nel 2009 sembra sempre più assumere i caratteri del "mito incapacitante", io penso invece che si debba andare oltre gli slogan, andare oltre l'immagine del Che stampata su magliette e poster, e scoprire quanto di utile e attuale vi sia nella sua vita e nei suoi scritti, e come possa essere ancora oggi un esempio per chi crede che un altro mondo sia non solo possibile ma necessario, e che non bisogna mai avere paura di confrontarsi con nessuno, anche con chi in teoria è molto lontano da te!
A chi grida allo scandalo per l'iniziativa a cui parteciperò, ricordo come ad esempio il giovane Ernesto Guevara studente universitario venne attaccato da alcuni giovani comunisti argentini di avere solo "principi etici ma non politici", lui rispose accusandoli di "essere settari e di mancare di elasticità", successivamente diventato "Comandante Guevara" in nome della lotta all'imperialismo, cercò rapporti di collaborazione anche con uomini come Nehru, Nasser, Boumedienne e Peron, che non erano certo comunisti.
Infine, se dei fascisti onorano e ammirano un grande rivoluzionario comunista, perché molti a sinistra anziché strapparsi le vesti, indignarsi, gridare alla bestemmia non provano a chiedersi quante iniziative di commemorazione del Che siano state organizzate a sinistra?
Perché non provare a chiedersi se oltre la maglietta e la bandiera da portare alle manifestazioni o ai concerti, sia rimasto
qualcos'altro di Ernesto "Che" Guevara?
O si ha forse paura delle possibili risposte?

Raffaele Morani
tratto da:
http://www.noreporter.org/

martedì 6 ottobre 2009

in diretta su questa traccia in rete non conforme.
Ascolta la conferenza tramite RadioBandieraNera!

lunedì 5 ottobre 2009




Risposta all' inchiesta sulla mappa di CasaPound in Campania.

Nei giorni scorsi è comparsa una mappatura sulla nostra realtà in Campania, dopo l'Occupazione a Scopo Abitativo chiamata H.M.O. a Napoli.
All'interno dell'inchiesta siamo stati menzionati anche noi di CasaPound Avellino e nello specifico si parla di questo blog, nonchè dell'ultima manifestazione sociale che abbiamo proprosto alla cittadinanza locale. Il giornale è l'inserto del Corriere della Sera, ossia il Corriere del mezzogiorno.

Questo è il sotto titolo:
"Tanti i politici che la sostengono. I militanti ammirano Che Guevara e denunciano le foibe. Accanto a loro esponenti del Pdl, ma anche del Mpa".
Ecco la parte dello speciale che parla di noi:
"Anche Avellino ha la sua sezione, anche se non ha ancora occupato uno spazio. I ragazzi del collettivo irpino hanno messo in piedi una piccola webtv su Youtube, che utilizzano per spiegare i propri progetti e le proprie idee. Queste ultime in realtà risultano abbastanza chiare guardando i banner sul loro sito con la bandiera italiana con aquila e fascio littorio e la scritta «Non rinnego, me ne frego!», vicino alla caricatura di Gianfranco Fini vestito da partigiano dell’Anpi".

Troppe imprecisioni ci spingono a replicare, con serenità.
Non abbiamo messo in piedi una web tv, bensì un programma televisivo che va in onda sull'emittente digitale JusTv e che copre le zone di Avellino, Benevento, Isernia e Campobasso.
Evidentemente, l'autore delll'accurato dossier non ha visionato nemmeno una delle puntate, che comunque si possono rivedere sui nostri blog di riferimento e su youtube.
Perchè citare sarcasticamente una vignetta goliardica con Gianfranco Fini e liquidare in due battute i nostri ideali e tutto il resto?
Perché il nostro programma politico non è stato preso in considerazione o analizzato con obiettività giornalistica?
Perchè non parlare del banner "0% razzismo 100% identità" o della recente chiacchierata tra esponenti di CasaPound e del mondo Gay e lesbo, che ha ribadito la natura laica del manifesto programmatico di Cpi e l'apertura al riconoscimento giuridico delle coppie di fatto, pur rimanendo, nettamente, contrari a qualunque forma di adozione?

La cosa che ci lascia a bocca aperta é la superficialità dimostrata, vista la marea di azioni sociali e culturali che ci ha sempre contraddistinto, per la reale e concreta apertura a 360 gradi.
Basti pensare al fronte comune per gli aiuti per l'Abruzzo o dare uno sguardo al Movimento Caudino No Amianto per capire che, pur avendo degli ideali "scomodi", siamo i primi a scavalcare barriere obsolete e a tendere la mano al presunto avversario.

Inoltre, parliamo della bandiera della Repubblica Sociale Italiana.
Il concetto è semplice e chiaro.
Vogliamo giustizia storica per i giovani di ieri, che hanno lottato a difesa della Patria.
Non ci interessa il discorso cinico e politico, che qualche politicante ha sfruttato in passato.
Vogliamo una pacificazione nazionale per quanto riguarda il periodo storico della guerra civile italiana (43/45).

Tuttavia, non siamo assolutamente nostalgici, non vogliamo sovvertire l'ordine democratico della Repubblica, non siamo nè sessisti, nè razzisti.
Siamo una nuova generazione che fa tesoro degli errori partitici del passato, dei Valori di un tempo, che guarda con occhio critico ai presente, lotta senza steccati ideologici, affinchè si possano costruire le basi per un futuro dignitoso.

... a voi la PERLA...
"È ad Avellino però che si è verificato l’evento più strano. Lo scorso 20 settembre presso la biblioteca de «Il Caudino» in Piazza Trescine i giovani di estrema destra hanno organizzato il convegno «Disoccupazione & Immigrazione… Quale soluzione» a cui hanno preso parte sia l’assessore provinciale di centrodestra Raffaele Lanni, che il consigliere del Pd Filuccio Tangredi".
Eclatante?
A primo impatto non avevamo nemmeno colto il perchè di questa affermazione.
Il distratto autore ha sottolineato, nel suo articolo, che a suo parere l'evento più strano fosse proprio l'ultimo nostro convegno sociale tenutosi a Cervinara e non ad Avellino come riportato.

Stranamente, è stato stravolto il titolo della nostra manifestazione che ha parlato di EMIGRAZIONE, non di IMMIGRAZIONE.

Un errore banale (?), che però potrebbe, però, cambiare l'intero messaggio del convegno. CasaPound Avellino ha impostato un dibattito sulla profonda piaga della disoccupazione e sull'emigrazione giovanile, per discutere delle prospettive insieme a esponenti del Centro Sinistra e del Centro Destra, invitando, poi, tutte le realtà sociali sul territorio da Rifondazione Comunista all'Azione Cattolica.
Quindi, un confronto serio e aperto a tutti, come al solito ormai.
Cosa c'è di strano, dunque?

Dopo le dovute precisazioni, invitiamo chiunque voglia informarsi sulle nostre attività a contattarci a questo indirizzo di posta elettronica: casapoundavellino@hotmail.it.


Infine, riportiamo uno stralcio un altro articolo tratto dalla Gazzetta di Avellino, apparso questa estate:

"...lo spadaccino è indignato per un atteggiamento che non teme di definire “razzista”. A carico degli iscritti, tutti, di CasaPound non vi è procedimento di alcuna natura giuridica e il dettagliato esame, da parte delle forze dell’ordine, di tutti i giovani che aderiscono agli eventi culturali e non, li descrive come ragazzi di chiara onestà intellettuale.
CasaPound fino ad ora si è rivelata un'associazione ben distinta rispetto alle destre camuffate e camaleontiche e si teme che queste intralcino il percorso culturale e il futuro intellettuale dei dinamici giovani".


Almeno, questi giornalisti hanno pubblicato un articolo degno di essere chiamato tale, per la chiara onestà professionale e l'accurata analisi giornalistica.



per il futuro...
Buon lavoro a tutti/e!
AVANTI HMO!

fonte dell'articolo:
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2009/2-ottobre-2009/rete_casapound_campania-1601834836068.shtml