venerdì 20 luglio 2007


Riportiamo un efficace commento su Giuseppe Garibaldi, pubblicato da Avamposto di Civiltà.


TALE PADRE TALE FIGLIO.

Centinaia di generazioni scolastiche, dall’unità d’Italia in poi, sono vissute a pane e Garibaldi.


Il Risorgimento, assieme alla sua degna compagna resistenza (e alla loro figlioccia costituzione) è il caposaldo dell’ Italia, come ripeteva in modo estenuante l’ex presidente della repubblica, Ciampi. E a noi, tale parallelismo tra risorgimento e resistenza non dispiace, visto che sempre di venditori di fumo si tratta. Per il 4 luglio tutto un programma di celebrazioni per il duecentenario dalla nascita di Garibaldi è stato approntato dai palazzi.


Si festeggia il padre dell’Italia, l’eroe dei due mondi, la camicia rossa, l’eroe romantico.


Si festeggia colui che senza l’appoggio della flotta inglese (interessata allo zolfo siciliano) non sarebbe mai sbarcato a Marsala coi suoi mille.


Si festeggia colui che senza il tradimento degli alti ufficiali borbonici (tra la collera dei soldati semplici fedeli a re Ferdinando di Borbone) non sarebbe mai uscito dalla Sicilia.


Si festeggia colui che ad Alcamo, per conquistare un minimo di sostegno popolare, promise riforme sociali, poi rimaste lettera morta.


Si festeggia la brutale morte e l’ inumana deportazione nei lager nordici di San Tommaso e di Finestrelle di chi non si arrese al fumo moderno.


Si festeggiano quei poteri occulti che ridussero il Sud alla schiavitù economica introducendo tasse, delapidando il florido bilancio che il Regno delle Due Sicilie presentava prima dell’ aggressione e costringendo i suoi figli alla emigrazione.


Questa repubblica non può che festeggiare figura diversa da Garibaldi.

Oggi si parla di spese della politica. Giuseppe Garibaldi nel 1875 aveva rifiutato “fieramente” il cospicuo vitalizio di 258.228 euro attuali annui, salvo poi l’ anno dopo accettare il dono nazionale di 1 milione di euro e la pensione di 125.000 euro annui.


BRIGANTE S'MORE!




martedì 17 luglio 2007

Compagno direttore,
in prima pagina di Liberazione di venerdì 13 luglio venivo chiamato in causa dal suo impiegato occasionale Andrea Colombo (che mi risulta essere dipendente fisso del Manifesto, non del suo giornale).
Costui, evidentemente ignaro di come si erano svolti i fatti di Casal Bertone, di certo ancora all'oscuro della versione ufficiale della Prefettura ed evidentemente privo di scrupolo critico, dava per scontato che di aggressione fascista si fosse trattato e non, come acclarato in seguito, di un'aggressione comunista ai fascisti riuscita male.
Comunque, nell'intento serafico di metter freno a una spirale di violenze, additava il sottoscritto come fomentatore di odi.
Evidentemente non si è mai preso la briga di leggere i miei articoli (che si trovano in archivio sui miei blog) che vanno tutti in senso opposto e gettano acqua sul fuoco in ogni circostanza, anche dopo attentati dinamitardi compiuti a luoghi di ritrovo a me cari, quali il Cutty Sark.
Il Colombo preferiva estrapolare una mia presa di posizione successiva ai fatti di Villa Ada; la quale presa di posizione era rivolta a Veltroni ed Alemanno ai quali chiedevo perché mai fossero stati così solerti nel condannare un fatto ancora non acclarato. E facevo anche notare che lo slogan del concerto, che era “ama la musica, odia il fascismo”, istigava appunto all'odio ed era quindi censurabilissimo e non privo di gravi responsabilità oggettive.
Chi semina vento, si sa, raccoglie tempesta.
chi abbia remore ideologiche o morali a prendere posizioni realmente serene ed eque, censurando certi avventurismi pericolosi e infidi, prendendosela solo con chi reagisce e mai con chi provoca, non fa che alimentare la spirale della violenza. Questo sottolineavo ed ecco che il suo impiegato casuale, con approssimazione dialettica, rovesciava il senso della mia messa in guardia e mi inseriva tra i “cattivi maestri”.
Sconsideratemente? Superficialmente? Per preconcetto?
Sia quel che sia, ma, intanto, ecco pronta una pista – o meglio un depistaggio – per eventuali futuri sviluppi cruenti agli anni Settanta.

Chi vuole di nuovo gli opposti estremismi?
Chi sta operando per il ritorno di violenze cieche e per il rilancio degli opposti estremismi? Questa domanda dovrebbe porsi il suo impiegato part-time, Andrea Colombo; questa domanda dovreste porvi un po' tutti facendo magari un bell'esame di coscienza (ma la coscienza non è purtroppo così diffusa ai giorni nostri, necessitando di lucidità metafisica).Tanto per cominciare il signor Colombo si stupisce che stia nascendo un clima da anni '70. Come se certa pubblicistica sugli Anni di Piombo, fatta da giornalisti di sinistra quali Luca Telese e lo stesso Andrea Colombo, non avesse come effetto collaterale precisamente un revival in tal senso, visto che l'operazione editoriale è del tutto ingiustificata da ogni altra angolazione, principalmente dal punto di vista della ricostruzione storico-psicologica che è sempre imprecisa, distorta, fuorviante e anni luce lontana dal reale. Guarda caso, questo campanello d'allarme lo suonavo in tempi non sospetti proprio io, inizialmente isolato nel mio ambiente nella valutazione controcorrente di “Cuori Neri”.C'è di più; e soprattutto voi dovreste saperlo. Vi è la difficoltà compresnibile della sinistra (che in questi giorni si appresta a rinunciare anche all'appellativo radicale) nel giustificare se stessa ai suoi, nel sostenere il suo ruolo in quel governo iperlibersita, ultraoccidentalista e antisociale nel quale è costretta a vegetare per necessità di cassa e di sottopotere. Cosa di meglio di un bell'antifascismo per distrarre la base?
Sbaglierò, ma a me pare che anche Nunzio D'Erme la veda così; almeno a giudicare dal suo comunicato stampa che non mi è parso peregrino affatto.

Esperti ignoranti
Forse il suo dipendente momentaneo, Andrea Colombo, farebbe meglio a riflettere su queste mie affermazioni invece di vaneggiare a proposito di mie intenzioni diverse. Ma, per farlo, dovrebbe interessarsi un minimo ai miei scritti e alle mie opere. Cosa aspettarsi però da qualcuno che mi definisce “leader di Forza Nuova”? Va bene che le caratteristiche antropologiche sono predominanti su tutta un'altra serie di considerazioni, ma il fatto che io sia programmaticamente, metodologicamente, strategicamente, lessicalmente, simbologicamente e spiritualmente attirato da ben altri riferimenti rispetto a quelli di FN, fatto che non è un mistero per nessuno, credo che abbia un minimo di valenza.
E cosa vogliamo fare, compagno direttore, far commentare le evoluzioni della destra radicale da un osservatore che prende una cantonata di questa portata?
Vogliamo dar credito a osservatori così superficiali e ignoranti (nel senso che ignorano il soggetto di cui parlano)?
Forse è meglio così.
Lo è se si vuole alimentare la spirale della violenza e tracciare dei solchi insuperabili che proprio l'ignoranza, il preconcetto e la superficialità condite da pregiudizio ideologico permettono di tracciare.

La pace dei bravi
Se si volesse, invece, lavorare per una sana tregua, le cose anderebbero diversamente. Basterebbe chiedere a Tassinari, a Scalzone, a Fosso come la penso sui miei avversari e sugli opposti estremismi. Basterebbe leggere i miei libri e i miei articoli, basterebbe osservare che proprio sabato scorso, quando le responsablità del Centro Sociale di Casal Bertone nell'aggressione fortunatamente mal riuscita ai ragazzi della Fiamma erano oramai di dominio pubblico, scrissi che in ogni caso quel “covo” (a parti invertite voi lo chiamereste così ) non va sgombrato e che quei militanti agguerriti sono più meritevoli di tanti totalitaristi soft.
Basterebbe, se lo si volesse, invece di gettare sassi in piccionaia, fare un passo per cercare una “pace tra bravi” alla quale darei il mio sicuro contributo.
Ma, compagno direttore, siamo sicuri che voi la volete questa pace e che non preferite – proprio voi – il ritorno dell'antifascismo/anticomunismo, con tanto di Anni di Piombo?

Liste di proscrizione
Perché, compagno direttore, non possiamo dimenticare che tre mesi fa un articolo denuncia, con tanto di mappatura di fascisti, indicati uno ad uno come criminali, campeggiava a tutta pagina proprio su Liberazione in imminenza dell'apertura a Milano del Centro Culturale e Sociale Cuore Nero. Non possiamo far finta di dimenticare, compagno direttore, che quell'articolo si chiudeva con una vera e propria istigazione alla violenza. Non possiamo neppure esser presi da improvvisa amnesia o da incapacità sinattica e non sottolineare come il locale di Cuore Nero venisse completamente distrutto poche ore dopo la pubblicazione di quell'articolo.
Né sarebbe inopportuno ricordare la freddezza di nervi dei “mostri” di Cuore Nero - Hammerskin, Hooligans ecc - la maturità dimostrata da questi “bruti” nel non reagire a provocazioni per le quali, a parti invertite, si starebbe ancora oggi a strillare.
E, tanto per la cronaca, uno dei suoi tanti compagni giornalisti presenti alla festa che fu organizzata in risposta alle bombe, potrebbe suggerire al suo collaboratore occasionale Colombo quale fu il pensiero da me espresso e come mettessi tutti in guardia dalle trappole degli opposti estremismi.

Ancora liste di proscrizione
Quel dossier apparso su Liberazione incendiò le polveri e non solo figuratamente.
Fummo noi, compagno direttore, a fare i pompieri.
Ma il dubbio che non si trattasse solo di un irresponsabile incidente di percorso, se permettete non ce lo togliamo di testa. Specie ora che sulla rivista “Diario” l'immancabile Saverio Ferrari dedica ben quattro pagine e mezzo a denunciare dettagliatemante tutti i fascisti di Milano - e che si recano a Milano - in un nuovo dossier intriso d'ostilità e funzionale alla violenza. Ed ha poi la faccia di tolla di concludere la sua caccia alle streghe con questa frase capolavoro “Circola da tempo un vecchio dossier con tanto di foto, nomi, indirizzi e luoghi frequentati dagli avversari di sinistra”!...

Lotta Continua bis?
Insomma, compagno direttore, rieccovi alle tecniche di Lotta Continua, l'organizzazione il cui leader, Sofri, ci ha recentissimamente confessato aver avuto contatti con i massimi gradi dei servizi segreti, contatti non tanto periferici se ha finito col ricevere da questi proposte di omicidi su commissione.Ottimo esempio, compagno direttore, non c'è che dire!E furono proprio quei dossiers di LC, compagno direttore, insieme con le imprecisioni grossolane dei tanti Colombo d'antan, a fornire tanta benzina per l'incendio della strategia della tensione e degli Anni di Piombo. Questo voi lo sapete e non potete più incorrere nell'errore di avviare la ripetizione di quegli schemi salvo poi uscirne con un “non immaginavamo”. Né sarebbe sufficiente o moralmente accettabile – se non altro per i vostri che verrebbero stritolati da questo gioco al massacro che prevede feriti, morti e secoli di detenzione – ricorrere alla tecnica scaricabarile stile quella di Ferrari su “Diario”.
Quindi, compagno direttore, io vi chiedo: vogliamo piantarla?
Vogliamo evitare di gettare allo sbaraglio per niente ragazzi che della politica non hanno fatto un mestiere, una carriera?
Vogliamo farla finita con i giochini torbidi e idioti e con tutte el ambiguità?
Oppure abbiate il coraggio di dirci chiaramente che volete lo scontro per mascherare le difficoltà politiche nelle quali vi siete impantanati.
Scegliete, insomma, ma, invece di inventar storie e leggende, fate qualcosa, di preciso e definitivo: qualcosa da uomini!
Gabriele Adinolfi
Questa lettera è stata inviata alla redazione di Liberazione.

Corriere Irpinia 16 luglio 2007


lunedì 9 luglio 2007

Comunicato Stampa

All’attenzione della Gentile Stampa
e dei nostri utenti

OGGETTO: Comunicato Stampa
DOCUMENTO: CMC/070707

Il Direttivo della Comunità Militante Caudina 451

Esprime

Soddisfazione per la risposta concreta, ricevuta in questi giorni, alla richiesta di Spazio Sociale, ossia una struttura comunale autogestita per portare a termine le finalità ed i programmi della nuova realtà giovanile, aperta a trecentosessanta gradi.
Nella Delibera Comunale del 26/06/07, che alleghiamo, si parla espressamente di:
FAVORIRE L'UTILIZZO DI SPAZI AUTONOMI AUTOGESTITI.

Questa per noi rappresenta una piccola, ma importante battaglia vinta, perché colma l’assenza di questo tipo di movimenti sociali che rappresentano delle palestre culturali.
Spazio Sociale Autogestito sarà al servizio della comunità e parte integrante del Forum dei Giovani e delle Aggregazioni Giovanili.
Il mancato coinvolgimento popolare nei confronti della protesta contro l’energizzazione della Linea ad alta tensione “Santa Sofia di Maddaloni – Matera”, emblematico quanto increscioso episodio di disorganizzazione e il consequenziale fallimento del “Comitato per la tutela della Valle Caudina” ci hanno spinto alla formulazione dell’iniziativa “Spazio Sociale, diritto naturale!”
Gli altri hanno preferito l’oblio. Su tematiche del genere, come ad esempio, la difesa e il diritto alla salute, nessuno dovrebbe fare passi indietro o eclissarsi, dando il fianco a dubbi sull’autenticità dei loro “pseudo” ideali…
Invece, per chi continua a criticare senza criterio le Istituzioni, vogliamo ricordare che proprio durante la manifestazione dell’Otto Giugno, “Giornali & Ideali”, tenutasi nella sala convegni di via Macello a Cervinara, il Sindaco Franco Cioffi, presenziando alla serata, diede prova di disponibilità verso i giovani cittadini dialogando su varie tematiche.
Ora cerchiamo NOI il famoso dialogo costruttivo, una volte per tutte!
Chi vuole remare contro resti a casa.
La diffidenza dei tanti sfiduciati, deve essere un ostacolo da superare, visto che tutti hanno a cuore le sorti di Cervinara e della Valle Caudina.

Riflettiamo sull’inedito coinvolgimento diretto delle studentesse e degli studenti della scuole medie superiori, cosa che ci appare come ulteriore prova dell’apertura del Forum verso i più piccoli.
.
Per quanto riguarda il pianeta dell’associazionismo territoriale dichiariamo esplicitamente a tutti che le inutili divisioni devono cessare per il bene della nostra comunità, a nostro parere.

Le Istituzioni hanno creato le basi con un ente che potrebbe essere davvero un contenitore comunitario sul piano sociale, culturale, dialettico, propositivo ed a passo con i tempi.

Noi proponiamo un incontro, stile tavola rotonda, tra tutte le realtà ed i singoli che sono interessati al nascente “Forum dei Giovani e dell’aggregazione giovanile”.
Contattiamoci!
Parliamone, discutiamone e…
… costruiamo l’azione a difesa della Nostra Terra!
Direttivo CMC451

domenica 8 luglio 2007

Scrittore Non Conforme



Massimo Fini - Lo scontro tra destra e sinistra non ha senso.

L'Italia spezzata si intitola l'ultimo libro di Bruno Vespa, gran cerimoniere della politica nostrana. E in effetti l'apparenza è questa. Da più di dieci anni le classi dirigenti del centrodestra e del centrosinistra si azzuffano in modo feroce, sono protagoniste di lotte al coltello, non passa giorno che non si accusino reciprocamente di 'regime',
adesso non si fidano nemmeno più, quasi fossimo un Paese sudamericano, della regolarità delle elezioni e vanno alla riconta delle schede, caso unico nella storia dell'Italia repubblicana e democratica che non si verificò nemmeno in momenti cruciali come il referendum sulla monarchia e l'aut aut del 1948.Eppure l'Italia di oggi non ha alcuna ragione di essere 'spezzata'. Non si tratta di scegliere fra comunismo e il cosiddetto 'mondo libero', fra fascismo e democrazia. Non ci sono più le Br e il terrorismo rosso, i neofascisti sono ridotti a minigruppuscoli patetici. La sinistra, anche quella radicale, ha accettato il libero mercato . Nessuno mette in discussione che il modello di sviluppo occidentale, industrialista, tecnologico, economicista, basato sul meccanismo produzione-consumo, sia, pur con tutti i suoi difetti, 'il migliore dei mondi possibili'. In politica economica le diversità delle scelte si riducono a sfumature, perchè i margini di manovra del governo, di qualsiasi governo, sono ridotti al minimo dipendendo da fattori globali totalmente fuori dal controllo di un singolo Paese. Attualmente, avendo le classi dirigenti degli Anni Ottanta (che avevano come uomini di punta l'esule di Hammamet, il 'martire' Andreotti, il 'Dottor Sottile' tuttora in pista) fatto una dissennata politica di dissipazione delle risorse collettive che ci ha portato ad accumulare un enorme debito pubblico, la sola cosa che si può fare è quella di sempre: tosare ulteriormente il ceto medio. Perchè solo qui c'è ancora un pò di 'trippa per gatti', poichè i grandi patrimoni hanno sempre avuto la possibilità di svicolare e ancor più ce l'hanno oggi, in epoca di integrazione economica mondiale, con le società 'off shore' totalmente fuori controllo, mentre i poveri sono poveri e non si può cavar sangue dalle rape.In politica estera sia la destra che la sinistra sono atlantiste e nessuno si sogna di mettere in discussione l'alleanza con l'America e nemmeno la Nato. Da noi persino il movimento No Global si è rapidamente trasformato in un New Global, nell'idea cioè che il modello di sviluppo occidentale, sia pur un pò umanizzato, debba essere esportato in tutto il mondo, con i suoi schemi mentali, la sua concezione dei diritti individuali, dichiarati, poichè sono i nostri, universali le sue istituzioni, la sua democrazia.E allora perchè questo clima da guerra civile in italia, quando per il cittadino comune che governi la destra o la sinistra non cambia nulla come hanno ampiamente dimostrato le varie 'alternanze' dal 1994 in poi. Qualcuno può ragionevolmente sostenere che sia migliorato qualcosa, nella sua vita, col governo Prodi? Son la stessa cosa. Le indecorose zuffe fra destra e sinistra cui, sempre più stanchi e schifati, assistiamo quotidianamente non son che lotte per il potere fra oligarchi all'interno di una classe di privilegiati - l'unica vera classe rimasta su piazza - quella politica, con i suoi adentellati economici e mediatici, il cui interesse primario oltre a quello di spartirsi il bottino, è di autotutelarsi come abbiamo visto fare mille volte. Sono costoro che giocano la vera partita. Noialtri, tutti, non siamo che spettatori. E se sugli spalti, o in piazza, c'è chi parteggia con passione per la destra o per la sinistra, non lo fa per ragioni concrete, di contenuto, ma per motivi irrazionali e sentimentali per cui si tifa Milan o Inter, Roma o Lazio, Verona o Chievo.


giovedì 5 luglio 2007

VITTORIA! SPAZIO SOCIALE DIRITTO NATURALE!


COMUNE DI CERVINARA
PROVINCIA DI AVELLINO

REGOLAMENTO PER L’ISTITUZIONE E IL FUNZIONALMENTO DEL FORUM DEI GIOVANI

Art. 1- Istituzione
1. Il Consiglio comunale di Cervinara aderendo alle raccomandazioni del “ Libro Bianco sui giovani dei paesi dell’UE “ redatto e pubblicato dalla Commissione Europea il 21/11/2001 ed allo scopo di:
  • assicurare una informazione ed una comunicazione attiva nei confronti dei giovani;
  • assicurare la consultazione dei giovani e promuovere la loro partecipazione alle decisioni che li riguardano;
  • valorizzare la risorsa giovani perché possa rispondere alle sfide della società e costruire l’Europa di domani;
  • sviluppare una visione integrata delle diverse politiche che riguardano la gioventù,

Istituisce il “ FORUM COMUNALE DEI GIOVANI E DELLA AGGREGAZIONI GIOVANILI “ inteso come spazio di incontro permanente tra i giovani, le aggregazioni giovanili comunque costituitisi e l’Amministrazione Comunale.

Art. 2- Impegni dell’Amministrazione Comunale1.

L’Amministrazione in relazione alla nuova istituzione si impegna:

  • a) consultare il FORUM per gli atti che riguardano:I) la programmazione delle politiche giovanili;II) i bilanci preventivi nonché i piani di investimento in materia di politiche giovanili.
  • b) fornire, , atti, documenti, studi e dati di interesse dei giovani;
  • c) pubblicizzare le iniziative concordate e gli eventuali documenti del FORUM;
  • d) FAVORIRE L'UTILIZZO DI SPAZI AUTONOMI AUTOGESTITI. (vedi SPAZIO SOCIALE!)

Art. 3- Finalità del FORUM

1. Il FORUM ha come finalità lo studio delle problematiche giovanili allo scopo di pervenire:

  • a) a contribuire, definire gli obiettivi ed ad elaborare i programmi relativi alle politiche giovanili di competenza dell’Amministrazione comunale;
  • b) promuovere e realizzare le iniziative pubbliche e di volontariato in materia di politiche giovanili in collaborazione dell’Amministrazione –comunale;
  • c) affiancare l’amministrazione Comunale per una strategia di informazione e di comunicazione che, in sinergia con le strutture dell’Informagiovani, coinvolgano i giovani nella ricerca di soluzioni alle loro problematiche ed alle problematiche della società in cui vivono.

Art. 4- Composizione del FORUM

  • 1. Il FORUM è composto da 15 membri scelti tra i giovani di età compresa tra i 15 ed i 25 anni.
  • 2. I componenti sono elettivi per il 70% e di diritto per il 30%.
  • 3. Sono membri di diritto:a) Un giovane designato dagli studenti dell’Istituto per Geometra “ L. Einaudi”b) Un giovane designato dagli studenti dell’ ITC ”L. Einaudi”;c) Un giovane designato dagli studenti del Liceo Classico “ L.Einaudi” di Cervinara;d) Un giovane designato dalla scuola media;e) Un giovane designato dalla I.P.S.I. A. di Cervinara;
  • 4. I componenti elettivi vengono scelti mediante votazione tra i giovani della fascia di età tra i 15 ed i 25 anni;
  • 5. Cinque giorni prima della data fissata per la consultazione elettorale ed entro le ore 12, devono essere presentate le liste dei candidati a componenti del FORUM;
  • 6. Le liste devono essere sottoscritte da due presentatori non candidati,
  • 7. Risultano eletti i primi dieci giovani di tutte le liste che riportano il maggior numero di voti. A parità di voto risulterà eletto il più anziano di età.
  • 8. Il Corpo elettorale è costituito dai giovani residenti in età compresa tra i 15 ed i 25 compiuti alla data della consultazione.
  • 9. L’Ufficio elettorale sarà costituito dai cinque membri di diritto del FORUM.
  • 10. Le elezioni sono indette con provvedimento dei membri di diritto. Nel provvedimento è stabilita la data della consultazione e le ore, non inferiore a sei, in cui la consultazione si svolgerà.
  • 11. Lo scrutinio avverrà in seduta pubblica, al termine della consultazione e nella stessa giornata.
  • 12. La proclamazione degli eletti avverrà immediatamente dopo le conclusioni delle operazioni di scrutinio
  • 13. L’Amministrazione Comunale fornirà il supporto tecnico ed i locali per lo svolgimento delle elezioni.

Art. 5- Organi del FORUM

1. Sono organi del FORUM:

  • a) Il coordinatore;
  • b) L’assemblea
  • c) I gruppi di studio.
  • 2. La carica di componente del FORUM è incompatibile con la carica di amministratore dell’ente locale.
  • 3. Il FORUM ed i suoi organi durano in carica due anni.
  • 4. Il mandato di componente del FORUM è rinnovabile per una sola volta.

Art. 6- Gruppi di lavoro

  • 1. Il FORUM, una volta costituito, può definire le materie di studio nei seguenti campi:
  • a) Formazione ed istruzione;
  • b) Lavoro e disoccupazione giovanile;
  • c) Politiche culturali e sociali, ambiente, volontariato ed associazionismo;
  • d) Razzismo, integrazione, differenza, pari opportunità;
  • e) Disadattamento giovanile, alcolismo e tabagismo.

Art. 7- Il Coordinatore

1. Assume le funzioni di coordinatore colui il quale, otterrà la maggioranza dei 2/3 dei componenti il FORUM. A parità di voti risulterà eletto il più giovane di età.

2. I suoi compiti sono:• CONVOCARE E PRESIDERE IL FORUM;• DEFINIRE L’ORDINE DEL GIORNO;• COORDINARE I LAVORI DELL’ASSEMBLEA.

3. Il coordinatore convoca il FORUM tre volte l’anno, in via ordinaria; in via straordinaria: tutte le volte se ne ravvisi la necessità, su richiesta di 1/3 del componenti il FORUM, nonché quando ne faccia richiesta il Sindaco e/o l’Assessore alle politiche giovanili.

4. Ai lavori del FORUM partecipa, su sua richiesta e senza diritto al voto, il Sindaco e/o l’Assessore alle politiche giovanili

Art. 8-Segreteria

  • 1. Le funzioni di segretario vengono svolte da un componente all’uopo nominato, nel suo seno, dai componenti il FORUM.
  • 2. Risulta eletto chi ha avuto il maggior numero di voti ed, a parità, il più giovane di età.

Art.- 9- Compiti del FORUM

  • 1. Il FORUM ha il compito di:
  • Promuovere iniziative, convegni, dibattiti, ricerche in materia di politiche giovanili;
  • Promuovere progetti a livello locale, provinciale, regionale, e comunitario anche in collaborazione con enti pubblici, Associazioni ed altri FORUM;
  • Definire le aree di interesse ed istituire eventualmente i gruppi di studio;
  • Esaminare e fare propri i documenti dei vari gruppi di studio;
  • Promuovere un rapporto di comunicazione con i giovani del Comune rapportandosi alla vita reale e collaborando con tutte le aggregazioni esistenti sul territorio;
  • Esprimere parere, entro 15 gg. dal ricevimento della documentazione, sui bilanci preventivi dell’Amministrazione con riferimento agli stanziamenti di spesa in materia di politiche giovanili;
  • Favorire la costituzione di un sistema di osmosi fra Amministrazione e giovani al fine di una immediata percezione dei bisogni emergenti nella vita reale e dei conseguenti provvedimenti necessari;
  • Approfondire, esaminare e fare proposte sul rapporto tra ente locale e realtà giovanile;
  • Proporre all’Amministrazione comunale eventuali modifiche al presente regolamento;
  • Indire, almeno una volta l’anno, una pubblica assemblea per la presentazione del proprio programma.

Art. 10- Sede

1. L’Amministrazione comunale metterà a disposizione i locali necessari per lo svolgimento dell’attività del FORUM.

tratto dal sito uffuciale del Comune di Cervinara