venerdì 15 aprile 2011

DAJE ANDREA!


Roma: Iannone, abbiamo dato fastidio a qualcuno ma CasaPound non si lascia intimidire


Roma, 14 aprile – ‘’Abbiamo dato fastidio a qualcuno. Non sappiamo a chi, potrebbero essere tanti. Noi non puntiamo il dito contro nessuno. Ma qualunque follia ci sia dietro tutto questo, l’unica cosa certa è che CasaPound Italia non si lascia intimidire. Continueremo ad andare avanti sulla nostra strada, con la determinazione e la serenità di sempre, consapevoli del valore e dell’importanza delle nostre battaglie’’. A parlare è Gianluca Iannone, presidente di CasaPound Italia, in questi giorni impegnato in Kenya insieme alla Onlus ‘Solidarité identite’ in una missione di solidarietà internazionale a favore di alcuni orfanotrofi di Nairobi, che così interviene su quanto accaduto ad Andrea Antonini, vicepresidente di CasaPound Italia e consigliere di Cpi nel XX Municipio di Roma, ferito questo pomeriggio da due colpi di arma da fuoco mentre percorreva in scooter via Flaminia.

‘’CasaPound – afferma Iannone - ha oltre cinquanta sedi in tutta Italia, ha occupato decine di palazzi pubblici e privati dal Nord al Sud del Paese, è scesa in campo con azioni concrete e d’impatto a favore dei soggetti più deboli, come disabili e detenuti, ha portato avanti proposte fattive e realizzabili che, se messe in atto, potrebbero essere un enorme passo avanti per risolvere una questione tragica come l’emergenza abitativa. Soprattutto, si è posta come un soggetto politico fuori dagli schemi e dagli schieramenti, capace di confrontarsi con chiunque voglia ragionare sui problemi reali del paese. Evidentemente, tutto questo non è piaciuto. A chi ci vuole chiudere la bocca rispondiamo, come sempre, a volto scoperto e con le maniche rimboccate, che tutto questo non ci spaventa e che andremo avanti, e più avanti ancora. Ad Andrea vanno i nostri auguri di pronta guarigione. Lo aspettiamo per affrontare insieme nuove battaglie’’.


Roma: CasaPound, motivo agguato è in nostre battaglie sociali

Roma, 14 aprile ''La ragione di quanto accaduto è sicuramente nelle nostre battaglie sociali, a cominciare da quella che ci vede in prima linea contro la gravissima emergenza abitativa che vive la nostra città''. Così Simone Di Stefano, vicepresidente, con Andrea Antonini, di CasaPound Italia, spiega i motivi che secondo l'associazione si nascondono dietro il ferimento del consigliere del XX Municipio.Di Stefano, che è stato a trovare Antonini all'ospedale Sant'Andrea, esclude che l'agguato possa essere maturato negli ambienti dell'estrema destra, ma non accusa nemmeno l'area antagonista.

''Noi non puntiamo il dito contro nessuno - spiega - Vedremo, valuteremo. Quello che è certo è che si è voluto colpire chi è impegnato per la giustizia sociale''.

Di Stefano ha anche raccontato che Antonini, appena resosi conto dell'accaduto, ha pensato a un errore di persona. ''la prima cosa che ho pensato è che mi hanno scambiato per qualcun altro'', gli ha detto Antonini durante il breve colloquio che i due hanno avuto in ospedale. ''Andrea sta bene e tra due ore sarà dimesso - ha comunque tenuto a sottolineare Di Stefano - E questa è la cosa che conta''.

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