mercoledì 28 gennaio 2009





BLOCCO STUDENTESCO IRPINO
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  1. CASA POUND: IANNONE, ANTIFASCISTI ALLO SBANDO, ISTITUZIONI AL PARADOSSO

    “E’ incredibile come gli ultimi 50 antifascisti sparsi sul suolo nazionale, siano liberi di continuare indisturbati nel loro tentativo di riportare l’Italia indietro di 30 anni”. Così Gianluca Iannone, Presidente di Casa Pound Italia, sulle intimidazioni che, da questa mattina, alcuni militanti dell’ultra sinistra perpetrano ai danni di Casa Pound o di associazioni che con essa collaborano.
    La nota si riferisce alla presenza di antifascisti armati di bastoni a Casal Bertone, con l’intento di cacciare i membri dell’associazione Spatium Nostrum, da una assemblea pubblica; alla contestazione in atto a Città di Castello, dove una manifestazione indetta in occasione del centenario della nascita del futurismo è guastata da un piccolo drappello di antifascisti che chiedono l’allontanamento della parte degli organizzatori riconducibile a Casa Pound Italia - Umbria; alla contestazione in atto a Grottaferrata, ai Castelli romani, dove il Blocco Studentesco presenta, in una sala comunale, il dossier verità sui fatti di piazza Navone; al tentativo di assalto che alcuni partecipanti al corteo contro il pacchetto sicurezza del Governo, hanno tentato alla sede romana di Casa Pound, in via Napoleone III. Continua Iannone “Non comprendiamo cosa si stia aspettando prima di intervenire; all’indomani dei fatti di piazza Navona le foto dei nostri militanti occupavano le prime pagine di tutti i media, mentre i soliti noti di una sinistra sconfitta dalle urne e dalla storia sono liberi di imperversare in ogni modo”. Continua Iannone “Sia ben chiaro: mentre dalla nostra parte si compie ogni passo necessario al superamento della logica dell’odio politico, anche grazie ad iniziative scomode, come la conferenza del 6 febbraio alla presenza dell’ex br Valerio Morucci, sull’altra sponda si cerca in modo sistematico la provocazione, l’attacco, la violenza, indifferentemente perpetrata contro associazioni di quartiere, associazioni di promozione culturale e sociale, movimenti studenteschi”. “Si tenga ben presente che da un corteo che, per composizione, sembrava tratto dal celebre romanzo di Jean Raspail, Il Campo dei Santi, si è staccato un drappello con lo scopo di assaltare una occupazione dove risiedono stabilmente famiglie italiane con donne, bambini e disabili a carico; tutto ciò è intollerabile” Conclude la nota “Speriamo che si sia trattato di una giornata di follia collettiva, anche se temiamo che episodi così concentrati nel tempo rispondano più ad una logica di chiamata alle armi. Aspettiamo con sempre più esigua pazienza che le istituzioni preposte intervengano contro chi, come ultimo argomento dialettico, cerca in modo inequivocabile uno scontro che danneggerebbe solo noi, e non certo dal punto di vista fisico”.

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