giovedì 25 febbraio 2010

mercoledì 24 febbraio 2010

martedì 23 febbraio 2010

CPI AVELLINO: PRIMA BATTAGLIA VINTA
SUL PARCO DELLA MEMORIA

Il Direttivo irpino di CasaPound Italia ringrazia l’amministrazione comunale della città di Avellino per aver discusso ed approvato, tramite l’interessamento del consigliere comunale Giovanni D’Ercole, il nostro documento politico che propone una rinascita del Parco della Memoria cittadino dedicato alla figura di Giovanni Palatucci e la gestione della struttura ad associazioni riconosciute.

Maggioranza e opposizione hanno, finalmente, approvato all’unanimità l’Ordine del Giorno ex art. 59 e 60 del Regolamento Consiliare, presentato il 22 febbraio 2010, coronando con questa prima battaglia vinta, a livello istituzionale, tutte le azioni portate a termine da CasaPound Avellino dal lontano 3 ottobre 2008 fino ad oggi.
Il presidente provinciale Valerio Criscuoli afferma che: “la prima parte dell’operazione di recupero sociale e culturale del Parco Palatucci si è conclusa in modo eccellente. Abbiamo lanciato l’attacco al degrado e alla superficialità alla fine del 2008 e ci siamo concentrati su questa vergognosa situazione di abbandono in cui è piombata l’enorme struttura. Tutta la comunità militante irpina, da quel giorno, si è mobilitata per cancellare questa vergognosa macchia, che infanga la memoria di un Irpino, conosciuto in tutto il mondo, e che nega alla gioventù la possibilità di socializzare, usufruendo di strutture sportive e spazi sociali autogestiti dalle associazioni di promozione sociale e volontariato”.
Inoltre, il presidente Criscuoli a nome del direttivo di Cpi ricorda che “CasaPound ed il Blocco Studentesco hanno ripetutamente sollevato la questione al centro del dibattito politico locale e nazionale. Dopo la prima richiesta di gestione del Parco, per evitare ulteriori danni alle strutture che puntualmente si sono verificati, Cpi ha presidiato la zona con svariate manifestazioni, ossia tavole rotonde aperte a 360 gradi, conferenze sugli spazi sociali e le periferie, giornate ecologiche di pulizia, anche simbolica del Parco e azioni goliardiche come la provocatoria trasformazione da Parco della Memoria a Parco dell’Amore, giocando sul fatto che l’abbandono e la mancanza di sorveglianza avevano spinto molte focose coppie a frequentare il parco di notte”.
“Inoltre -sottolinea Criscuoli- c’è la volontà dei giovani non conformi di svecchiare il grigio mondo della politica passatista. “No Vandalismo Sì Futurismo, l’arte contro il degrado” è la sintesi dell’esposizione, data 27 gennaio 2010, di magnifiche opere futuriste.
Il colore che squarcia il buio del dilagante vandalismo, tornato proprio negli ultimi giorni a colpire con un incendio all’interno della struttura”.
Infine, CasaPound Italia invita tutte le associazioni culturali e di promozione sociale che operano sul territorio avellinese affinché si possa creare un coordinamento comunitario a difesa dell’area e ringrazia il consigliere Giovanni D’Ercole del Pdl e l’intero consiglio comunale cittadino per la svolta concreta siglata ufficialmente ieri.
Riportiamo le dichiarazioni del consigliere comunale D’Ercole: “Con grande soddisfazione che accolgo l'approvazione all'unanimità del documento - promosso dagli amici di CPI Avellino - di impegno dell'amministrazione comunale a mantenere e vigilare nel parco della memoria “Giovanni Palatucci”. Il parco, purtroppo, versa in un grave stato di degrado, testimoniato dall’ultimo incendio dell’immobile che un tempo ospitava i Falchi Antincendio. Tale abbandono è grave non solo per i pericoli cui vanno incontro i cittadini, in particolare i bambini, che vogliono vivere questo parco, ma anche per il fatto che un parco intitolato ad uno dei più rappresentativi eroi d’Irpinia, merita maggiore rispetto proprio per onorare la memoria di Palatucci. E’ importante che oggi l’aula abbia votato il documento all’unanimità, ricompensando l’esigenza a tutelare un bene della collettività, esigenza che viene da tutta la cittadinanza, raccolta con grande abnegazione ed attenzione dagli amici di CasaPound Italia”.

Il Direttivo Provinciale
CasaPound Avellino


Riportiamo il testo integrale del documento approvato sul nostro Forum
http://avellinononconforme.forumcommunity.net/


sabato 20 febbraio 2010

mercoledì 17 febbraio 2010

martedì 16 febbraio 2010


NASCE ISTINTO RAPACE, IL GRUPPO PARACADUTISTA DI CASAPOUND ITALIA. PADRINO PIETRO TARICONE

Scende in campo il ‘’Gruppo Istinto rapace’’.
Sono gli ’arditi’ della scuola di paracadutismo sportivo di CasaPound Italia. Un’iniziativa che ha un ‘padrino’ d’eccezione, l’attore Pietro Taricone, che si è fatto promotore dell’incontro tra Cpi e 'The zoo', la scuola di Riccardo Paganelli con sede a Terni. L’obiettivo dell’operazione è rendere accessibile a tutti uno sport normalmente molto costoso. E infatti l’accordo tra Cpi e la scuola di Terni si basa su una sorta di ‘prestito d’onore’. In pratica, il corso, a prezzo di costo, 1.275 euro, potrà essere pagato in rate mensili da 100 euro, delle quali sarà CasaPound Italia a farsi garante.

‘’Niente finanziamenti, niente banche, ma un accordo che si fonda su una stretta di mano: praticamente una rivoluzione - spiega Fabrizio Croce, responsabile sport di CasaPound Italia - E’ una vittoria per noi, di quelle che contano. Significa offrire ai ragazzi la possibilità di iniziare uno sport che non promette telecamere o vetrine ma che senza dubbio consente di crescere, come individui e come gruppo. Significa dimostrargli che la ‘parola d‘onore’ ha ancora un valore. Insomma, e’ un progetto che ha tante implicazioni, nel quale crediamo molto e sul quale vogliamo investire. A coordinarlo per Cpi sarà Tiziano Nocilli e la sua prima ‘missione‘ sarà la nascita di una squadra acrobatica di CasaPound Italia’’.

‘’Quando ho cominciato a ‘lanciarmi’ mi sono innamorato di questo sport - racconta Pietro Taricone - 'Saltare' da 4.500 metri con un paracadute a profilo alare è un’esperienza unica, che vorrei potessero conoscere anche altri. Lo sport ci aiuta a crescere, a incanalare le energie nel giusto modo, a stare lontani da quelle derive nichiliste che continuano a cercare di imporci come modelli culturali. Avvicinare i ragazzi allo sport, dargli una mano a comprendere e amare anche quelle discipline che finora sono rimaste privilegio di pochi è il mio modo di fare volontariato. E con CasaPound Italia su questo siamo in totale sintonia: l’incontro con Cpi è stato fortuito, ma ho capito subito di aver trovato l’interlocutore giusto, per concretezza, pulizia e voglia di fare’’.

L’iniziativa partirà ufficialmente domenica 28 febbraio, con una giornata di festa e sport organizzata all'aviosuperficie di Terni. Sarà un primo incontro, in cui si raccoglieranno le adesioni e chi sarà presente potrà ’lanciarsi’ in tandem con l’istruttore a 180 euro o provare l'emozione di un 'viaggio passeggero' accanto al pilota del Cessna 675 Caravan della scuola.


sabato 13 febbraio 2010

INTERVISTA ESCLUSIVA_Ottopagine, quotidiano

giovedì 11 febbraio 2010

martedì 9 febbraio 2010



LA VERITA' NON PUO' ESSERE INFOIBATA!
Sensibilizzare e Agire: questi i due verbi scelti per la terza edizione della manifestazione virtuale "10 Febbraio: La verità non può essere infoibata" organizzata dall'Associazione di Promozione Sociale CasaPound Italia, in collaborazione con Novopress Italia, NoReporter e Radio Bandiera Nera.

Sensibilizzare: nei confronti di un argomento tra i più scomodi, che vede un Paese uscire con passo incerto dalla foschia della censura culturale tesa a nascondere la verità storica di una delle più grandi tragedie nazionali, un vero e proprio genocidio italiano, un'operazione sistematica di pulizia etnica perpetrata ai danni della popolazione italiana del Nord-Est, che ha dovuto subire rastrellamenti, deportazioni, torture e esodi di massa.

Agire: in ogni sede, dalle istituzioni politiche alla scuola, si tende ad insabbiare con troppa disinvoltura i lati oscuri del proprio passato mediante la minimizzazione dei tragici eventi che a partire dall’8 settembre 1943 colpirono la comunità italiana di Istria, Dalmazia e Friuli-Venezia Giulia.

CasaPound Italia riconosce come propria la cultura che si fa azione. E' per questo che l'Associazione organizza su tutto il territorio nazionale conferenze, fiaccolate, manifestazioni a sostegno della verità storica, sopratutto quando si tratta della memoria traballante di chi vuole a tutti i costi dimenticare; è per questo che anche la rete, canale tra i piu' importanti per la diffusione delle idee, viene da tre anni a questa parte coperta dalla nostra azione.

In un Paese sull’orlo di una crisi che fa impallidire la memoria storica di chi ci ha preceduti; in una terra ai limiti del collasso, in cui forze fresche hanno deciso di alzare la testa, l'affermazione “LA VERITA’ NON PUO’ ESSERE INFOIBATA” è un atto rivoluzionario.

Mercoledì 10 febbraio 2010 alle ore 11 centinaia di siti internet, blog e forum corredati di Tricolore listato a lutto osserveranno un’ora di silenzio nel rispetto dei connazionali caduti per mano degli assassini titini e manterranno il lutto per le ventiquattr'ore successive.

Manifesta con noi, dai voce alla tua volontà di ricordare.

E' richiesto il massimo grado di partecipazione, unitamente alla consapevolezza di essere parte di un organismo chiamato Nazione.


CasaPound Italia
[
www.casapounditalia.org ]

Radio Bandiera Nera
[
www.radiobandieranera.org ]

Novopress Italia
[
http://it.novopress.info ]

No Reporter
[
www.noreporter.org ]

lunedì 8 febbraio 2010

NOVEMBRE 2009

FEBBRAIO 2010

NOVEMBRE 2009

FEBBRAIO 2010

BASTA! DOPO 10 ANNI CERVINARA CROLLA ANCORA!

Il Direttivo Provinciale di CasaPound Italia e la Comunità Militante Caudina 451 comunicano, a malincuore, che l'ultimo allarme lanciato in occasione dell'anniversario dell'terremoto in Irpinia, 23 Novembre, a Cervinara è caduto nella ragnatela delle istituzioni e della burocrazia.
Tuttavia, la popolazione è ancora in attesa della necessaria messa in sicurezza di ciò che resta delle case sventrate dalla catastrofe idreogeologica che portò via ben 6 vite, ferendone centinaia.

Infatti, come da noi previsto e sottolineato con l'esposizione di uno striscione, la zona di Ioffredo colpita dall'alluvione è crollata a pezzi.
Ricordiamo che sono passati addirittura dieci anni e nessuno, fino ad ora, ha provveduto alla legittima sicurezza dei cittadini. I ruderi, crollati sotto la pioggia di un temporale, non hanno ammazzato o ferito nessuno solo per puro caso.

Oggi noi giovani chiediamo, a chi di dovere, una svolta concreta sulla vergognosa situazione che si trascina dal 16 dicembre del 1999.
Vogliamo chiudere questa pagina assurda e vergognosa per la cittadina di Cervinara e per tutta l'Irpinia, oppure dobbiamo aspettare che la lista dei morti e dei feriti cresca, a distanza di oltre dieci anni?


Il Direttivo Provinciale
CasaPound Avellino
Comunità Militante Caudina 451

mercoledì 3 febbraio 2010

Corriere dell'Irpinia

Buongiono Irpinia

Ottopagine

Gli articoli del 3 febbraio 2010 e tutte le foto nazionali le trovate su:
www.avellinononconforme.forumcommunity.net
www.casapounditalia.org


martedì 2 febbraio 2010






LA FIAT ODIA L'ITALIA

Avellino, 2 febbraio - 'Sigilli' alla Fiat. Stamattina le concessionarie della casa automobilistica in via Torrette di Mercogliano e Via Variante a Cervinara, in Valle Caudina, sono state trovate 'sigillate' con il nastro bianco e rosso, a ricordare una 'scena del crimine', e circondate di striscioni con la scritta 'Fiat odia l'Italia'.

A rivendicare il blitz, messo a segno nella notte in maniera coordinata su tutto il territorio nazionale, è CasaPound Italia Avellino.

Un'azione non violenta, un gesto simbolico, ma dal sapore fortemente provocatorio:

''Prima fallisce, meglio è. Per tutti'', è lo slogan che si legge sui volantini lasciati davanti a tutti i punti vendita 'colpiti'. E ancora: ''Salviamo i lavoratori e la produzione italiana, non la dirigenza Fiat, incapaci avventurieri che amano il profitto e non l'Italia''.

Cpi esige lo stop agli incentivi ''per auto prodotte all'estero sfruttando lavoratori stranieri sottopagati'' e chiede ''incentivi solo per auto prodotte in Italia'', mentre, quanto agli stabilimenti di Pomigliano d'Arco e Termini Imerese, propone che siano ''sequestrati, nazionalizzati e affidati a Finmeccanica e Fincantieri''.

Inoltre, il presidente provinciale irpino, Valerio Criscuoli, dichiara che: “La situazione della classe operaia ad Avellino e provincia è delicata, infatti la nostra associazione è molto attenya alle problematiche legate al mondo del lavoro. Stiamo analizzando ed elaborando i vergognosi dati che inchiodano la provincia di Avellino come decima nella macabra classifica nazionale delle morti bianche sul lavoro. Senza dimenticare -aggiunge Criscuoli- il dilagante precariato giovanile, il lavoro nero e l’emigrazione in forte crescita. Insomma, tematiche dure che bloccano lo sviluppo del territorio. Sono centinaia le famiglie in cassa integrazione e il vento della crisi, purtroppo, è arrivato negli stabilimenti dell’Fma di Avellino, la fabbrica che dopo Termini Imerese è al centro di polemiche sindacali e agitazioni,legate alle scellerate scelte della Fiat. Proprio in questi giorni i lavoratori di alcune cooperative ad Avellino hanno protestato contro le prime avvisaglie di un mancato rinnovo delle commesse. CasaPound Italia, quindi, continua la battaglia al fianco del proletariato nazionale, che sta vivendo ore difficili a causa degli interessi privati e della spietata logica di mercato che, da troppo tempo, affliggono il popolo, sempre più indebitato e in difficoltà”.

''La Fiat vive di aiuti pubblici e, nonostante ciò, ha tradito il nostro paese e la nostra gente - spiega CasaPound Italia - Vuole incentivi e soldi dallo Stato, ma poi licenzia e chiude le fabbriche nel nostro Paese per portare la produzione all'estero. Lasciamola fallire e con i soldi che non 'ruberà' più avvieremo una nuova e sana industria automobilistica''.


Il Direttivo Provinciale Cpi Avellino

Le foto dell'azione sono disponibili senza diritti d'autore per la stampa su www.casapounditalia.org

lunedì 1 febbraio 2010

LE OCCUPAZIONI DI CASAPOUND E
LA SCOMPARSA DEI LEONCAVALLIN
I


Il blitz dei giovani di estrema destra* al parco Palatucci ha riacceso i riflettori sulle strutture pubbliche abbondonate in città.
Bene hanno fatto, dunque, i ragazzi di «Casa Pound» a rimarcare, con una provocazione futurista, le responsabilità del Comune: è stato lasciato per anni nel degrado un complesso che avrebbe dovuto svolgere un ruolo di aggregazione, ma che è diventato, invece, un ricettacolo d'immondizia, un terreno di caccia per i vandali e un precario rifugio per sbandati. Messi doverosamente tra i cattivi gli inquilini di piazza del Popolo, bisogna, però, sottolineare il fatto che alcune tematiche sociali, come quella dei cosiddetti «spazi da riconquistare», una volta erano di stretta pertinenza della sinistra, soprattutto di quella extraparlamentare (parola ormai démodé), mentre oggi sono più i giovani del polo opposto ad aver voglia di battagliare, di buttarsi nella mischia, di sperimentare una politica movimentista. Viene da chiedersi: che fine hanno fatto i leoncavallini avellinesi, quelli che, una quindicina di anni fa, okkuparono il fatiscente cinema Eliseo? Forse sono impegnati ad organizzare qualche convegno sul futuro della sinistra. O sono reduci dall’ultimo interpartitico. Oppure, per dirla con Venditti, sono finiti in banca pure loro. Ma rimaniamo nell'ambito delle strutture pubbliche. Mentre ce ne sono di nuovissime che hanno tutte le «carte in regola» per trasformarsi in scatole vuote (villa Amendola, Eliseo e asilo Patria e Lavoro) e altre morte ancora prima di nascere (autostazione), quella più tristemente famosa, la madre di tutte le strutture abbandonate, continua ad esercitate il suo fascino perverso. Stiamo parlando del mercatone di via Ferriera, sul quale da almeno vent'anni amministratori, architetti e intellettuali, stanno impunemente almanaccando. L'ultimo a intervenire è stato il professor Raffaele Rauty, uno dei cinque saggi del piano strategico. Secondo il cattedratico, il mercatone dovrebbe diventare una cittadella sociale. Idea saggia? Chissà. Non dimentichiamo, però, che in passato c'è chi ha proposto (ed è ancora sulla piazza) di trasformare il mercatone non nel solito parcheggio multipiano o in un banale centro direzionale, ma addirittura in una moschea o in una casa di piacere sul tipo di quelle di Amsterdam. E se lasciassimo il mercatone così come è, sul modello del memoriale della pace di Hiroshima? Tra cinquant'anni i posteri potranno giudicarci per quello che eravamo.
Nel Pd irpino sembra che tutti vogliano fare il consigliere regionale. Certo, a via Tagliamento hanno letto l'editoriale di Galli della Loggia sulle assemblee elettive senza potere, ma non se ne crucciano più di tanto. L'importante è conquistare la poltrona con relativo stipendio da favola, auto di servizio, benefit et cetera. Gli aspiranti sono talmente numerosi, che forse si ricorrerà alla primarie per risolvere i problemi d'abbondanza. Molti sono perplessi (a quando le primarie anche per il centralinista?), ma sta passando questo messaggio: chi vuole la consultazione dei militanti è buono, chi non la vuole è cattivo. I bersaniani, però, recalcitrano: il partito non può diventare un votificio, i dirigenti debbono assumersi le proprie responsabilità. Ma sta proprio qui il busillis: il Pd irpino non ha una vera classe dirigente, capace di far valere le proprie scelte.
E, quando il leader non c'è, i topi ballano.

di Nicola Battista
fonte: Il Mattino ed. Avellino del 30/01/2010

*La definzione usata nell'articolo, "Estrema Destra", NON ci appartiene.
Vi invitiamo, quindi, a leggere il nostro manifesto politico "ESTREMOCENTROALTO".