venerdì 30 dicembre 2011

mercoledì 14 dicembre 2011





CasaPound Irpinia: La Foresta che Avanza a difesa degli animali in Valle Caudina.

Cervinara (Av)- I militanti cervinaresi di CasaPound Irpinia hanno manifestato pacificamente esponendo un eloquente striscione a difesa degli animali sfruttati negli spettacoli circensi: "Gli animali non si divertono". L'azione si è svolta nel centro caudino, dove sono stati diffusi centinaia di volantini con la sigla "La Foresta che Avanza", ossia il gruppo ambientalista, legato a CasaPound Italia, che ha fatto la sua prima uscita nel mese di febbraio ad Avellino e che dopo la protesta in Valle Caudina, sarà presente in ogni angolo dell'Irpinia per evidenziare e combattere lo sfruttamento ed il maltrattamento di animali per fini di lucro nei circhi d'Italia. “Chi ama e rispetta gli animali- afferma il direttivo irpino- non può accettare lo svolgimento di spettacoli che li privino della loro libertà e dignità. La nostra è una provocazione rivolta, soprattutto, ad una società contraddittoria che pur commuovendosi alla vista dei maltrattamenti degli animali non può fare a meno di divertirsi a loro discapito.”
“CasaPound Italia - continua la nota- propone la modifica della legge 163/85 del “Fondo Unico per lo Spettacolo” che versa l'1,5% dei fondi ai circhi. Riteniamo necessario che solo chi pratica l’attività circense, senza sfruttare e rinchiudere gli animali, debba percepire questi finanziamenti”. Il responsabile provinciale Valerio Criscuoli dichiara che "la nostra associazione continua la battaglia su tutta l'area irpina. Cpi è pronta a difendere i diritti degli animali, sollecitando il dovere di tutelare la libertà di centinaia di animali sfruttati e spesso mantenuti in condizioni vergognose". Criscuoli conclude la nota rifiutando le etichette alla tartaruga frecciata dopo la tragedia di Firenze: "Mentre noi eravamo in piazza ci è giunta la notizia del folle e sconsiderato gesto di un simpatizzante della nostra associazione. Affermo categoricamente che le accuse di razzismo e violenza non appartengono alla nostra etica. Esprimo solidarietà alle famiglie straziate delle vittime senegalesi. CasaPound rifuta qualsiasi forma di intolleranza e il vile gesto isolato di una persona, con evidenti problemi mentali, non può e non deve infangare il nome di una realtà che in anni di attivismo, sia sul territorio locale sia su quello nazionale, non ha mai intaccato le regole della democrazia e del rispetto tra varie etnie. Noi non siamo, assolutamente, fomentatori di odio e razzismo".



CasaPound Italia Irpinia

La foresta che avanza