martedì 22 maggio 2012




CasaPound e Cmc451: mobilitazione per il terremoto in Emilia Romagna

Cervinara- La Valle Caudina si mobilita per la tragedia che sta colpendo l’Emilia Romagna. Attivo da oggi un punto raccolta a Cervinara presso la sede del Movimento Caudino No Amianto in Piazza Trescine, dove i volontari di CasaPound Irpinia e della Comunità Militante Caudina 451 offrono il loro aiuto raccogliendo beni di prima necessità, acqua, indumenti nuovi, alimenti non deperibili, coperte nuove, impermeabili, stivali di gomma, carta igienica e guanti da lavoro, tutti i giorni dalle 17,30 alle 22. “La nostra azione è mirata al sostegno del gruppo di protezione civile di CasaPond Italia chiamato La Salamandra – dichiara Valerio Criscuoli, responsabile di Cpi Irpinia-  già attivo nelle aree colpite dal violento sisma. Nelle prossime ore sarà aperto il primo punto raccolta a Cervinara, come accadde per il terremoto in Abruzzo nel 2009. Lanciamo un appello a tutti i cittadini caudini affinché con un piccolo sforzo di tutta la comunità si possa aiutare concretamente chi ora è disperato. Non ricordiamoci di essere Italiani sono in occasioni sportive. Onoriamo la nostra Patria con la solidarietà attiva verso i connazionali in difficoltà. Subito”. A breve saranno attivi altri punti raccolta ad Avellino e in Alta Irpinia. Ecco il primo messaggio dei volontari de “La Salamandra” inviato direttamente dalle zone distrutte: ” siamo giunti a Mirandola,zona gravemente colpita dal sisma, dopo aver preso accordi direttamente con le autorità locali comunali, iniziamo ad operare questa mattina all'alba presso l'ospedale di Mirandola. Garantiamo assistenza a persone anziane e disabili, già ricoverate in questo ospedale e offriamo supporto logistico ai terremotati, montando tende e distribuendo i pasti. Notiamo con piacere l'estrema professionalità con cui i vertici locali stanno operando”.
CasaPound Irpinia
Comunità Militante Caudina 451

PUNTI RACCOLTA IN CAMPANIA:

NAPOLI - VIA FORIA 169 ore 17.00/19.00 
SALERNO -Centro Studi Marconi Via Nicola Moscati 29 ore 17.00-19.00
MINORI (SA) C.so Vitt. Em. 21 merc. e giov. h. 09.00/12.00
MARIGLIANO Via V.Caliendo 123 ore 17.00/19.00
CERVINARA (Av) c/o Movimento Caudino No Amianto Piazza Trescine ore 17.30/22.00.

martedì 1 maggio 2012







1 maggio: striscioni ‘choc’ firmati Blu davanti ai cimiteri italiani, ‘buon 1 maggio lavoratore suicidato’
Nel mirino del sindacato di CasaPound anche il ‘concertone’ di Cgil, Cisl e Uil, ‘ci sono sindacati che non festeggiano’

Irpinia, 1 maggio – ‘’Buon 1 maggio, lavoratore suicidato’’. Uno striscione davanti a ogni cimitero d’Italia: in tempi di crisi il 1 maggio si celebra anche così. La provocazione è targata Blu, Blocco lavoratori unitario, sindacato nato in seno a CasaPound Italia, che aveva già messo a segno negli ultimi mesi due azioni contro i licenziamenti avviati dall’azienda di 
autotrasporto trentina Arcese e dalle Officine meccaniche ferroviarie del Salento e un blitz coordinato in una cinquantina di città italiane contro la riforma del lavoro e la modifica dell’articolo 18. 

Anche questa volta, l’azione è stata compiuta simultaneamente in una cinquantina tra città e piccoli centri dal Nord al Sud del Paese. In Irpinia "colpite" Avellino, Cervinara, Nusco, San Martino Valle Caudina e Rotondi. ‘’Ci sono sindacati che non festeggiano’’, si legge in calce ai volantini ‘choc’ che stanno facendo il giro del web: l’immagine rappresentata è quella di un operaio impiccato che pende da un grande ‘1’. A lato la scritta: ‘’Forse non ti interessa più, ma a Roma oggi c’è un gran concerto. Buon 1 maggio, lavoratore suicidato’’. E il ‘concertone’ organizzato da Cgil, Cisl e Uil a piazza San Giovanni è finito anche su uno degli striscioni esposti dal sindacato di Cpi a Roma: ‘’Buon 1 maggio, lavoratore suicidato – si legge – stasera niente concerto’’. 

‘’Rifiutiamo la logica da ‘panem et circenses’ dei sindacati, anche perché di ‘panem’, a differenza di quanto avveniva nell’antica Roma, oggi non se ne vede più – sottolinea Blu in una nota – Di fronte a una lista di imprenditori e lavoratori ‘suicidati’ da uno Stato strozzino che si allunga ogni giorno di più e a una riforma che punta a ridurre i lavoratori in stato di servaggio, Cgil, Cisl e Uil non sanno fare di meglio che pretendere di utilizzare come una vetrina, peraltro a costo zero, piazza San Giovanni, sperando così di far dimenticare a suon di musica la loro inettitudine. Noi però a questo gioco ipocrita non partecipiamo. E’ il 1 maggio, ma non c’è niente da festeggiare’’.